Voto di scambio, arrestati due esponenti della Lega in Sicilia

Cronaca
Salvatore Caputo (a sinistra) e Mario Caputo
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Ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Salvatore Caputo, commissario straordinario del movimento "Noi con Salvini" alle amministrative 2017, e Mario Caputo, candidato alle ultime elezioni all'Ars. Giorgetti: "Deluso, commessi errori"

Due esponenti della Lega in Sicilia e un uomo di 62 anni sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di voto di scambio. Nel corso delle indagini, la Procura della Repubblica avrebbe accertato dodici episodi di compravendita di voti in cambio di promesse di posti di lavoro o altre utilità realizzati da due degli arrestati insieme ad altri indagati. "Sono deluso e amareggiato, la magistratura faccia il suo lavoro, ma sono errori di cui far tesoro per non ripeterli in futuro", ha detto il capogruppo del Carroccio alla Camera Giancarlo Giorgetti.

Gli arresti

I due esponenti della Lega, per i quali è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari dal gip di Termini Imerese, sono Salvatore Caputo, detto Salvino, ex parlamentare regionale ed ex sindaco di Monreale di An, avvocato penalista e commissario straordinario per i comuni della provincia di Palermo del movimento "Noi con Salvini" durante le elezioni amministrative della scorsa primavera, e il fratello Mario, anche lui avvocato, candidato alle ultime elezioni all'Ars con il Carroccio. Il terzo arrestato è Benito Vercio, 62 anni, indicato dagli investigatori come "procacciatore di voti nel Termitano".

Chi è Salvatore Caputo

Ex attivista del Msi, per due volte sindaco di Monreale, per quattro legislature deputato regionale eletto con An e Forza Italia prima e con il Pdl poi, Salvatore Caputo nel 2013 era stato costretto a lasciare l'Assemblea regionale siciliana dopo aver ricevuto una condanna definitiva a un anno e cinque mesi per tentato abuso d'ufficio, esclusione poi confermata due anni dopo dalla Corte d’Appello. L'ex deputato regionale aveva cercato, secondo i giudici, di far annullare alcune multe all'allora arcivescovo Salvatore Cassisa e ad alcuni suoi ex assessori quando era sindaco di Monreale. L'ex parlamentare, oggi nelle fila di “Noi con Salvini”, era stato il primo politico siciliano a dover lasciare il proprio scranno in conseguenza della legge Severino.

Giorgetti: “Lega che compra voti mi sembra fantasia”

Sugli arresti è intervenuto il capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti. "Se ci sono delle colpe si condanni pesantemente - ha detto Giorgetti - ma non credo che in Sicilia siano gli unici sospettati per questo reato". E alla domanda se la Lega abbia imbarcato al Sud troppi esponenti della vecchia politica locale, il capogruppo alla Camera risponde che "è possibile che in alcune zone sia stato commesso qualche errore, in un percorso di crescita in zone problematiche. Ma la Lega che compra voti in Sicilia mi sembra una ricostruzione fantasiosa".

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