Cortei antifascisti, scontri a Piacenza e Torino: 5 carabinieri feriti

Cronaca
Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine

Frange di manifestanti hanno deviato dal percorso concordato, le forze dell'ordine hanno risposto con cariche e lancio di lacrimogeni. Un fermo nel capoluogo piemontese. Dal Viminale trapela comunque soddisfazione per la gestione di questa giornata. VIDEO

Giornata di cortei e tensione in alcune città italiane. Nelle stesse ore in cui Milano e Macerata sfilavano contro razzismo e fascismo, a Piacenza e Torino alcuni manifestanti sono arrivati allo scontro con le forze dell'ordine.

Cinque feriti a Piacenza

A Piacenza si sono registrate alcune cariche e lancio di lacrimogeni durante il corteo antifascista, organizzato per protestare contro l'apertura della sede di CasaPound nella città emiliana. Arrivati in centro, alcuni manifestanti hanno tentato di cambiare percorso ma sono stati bloccati dai reparti della polizia e si sono vissuti i primi momenti di tensione. Dopo mezz'ora la testa del corteo si è scontrata con uomini dei carabinieri di Bologna. Un militare, rimasto isolato, è stato aggredito e picchiato dai manifestanti con il volto coperto e armati di bastoni e sassi. Il bilancio finale è di cinque carabinieri feriti. “Si definiscono antifascisti - ha commentato Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Forza Italia nel collegio plurinominale di Piacenza, Parma e Reggio Emilia - ma non rispettano la libertà di pensiero altrui e ogni volta che si muovono mettono a ferro e fuoco le città”.

Un fermo a Torino

Nelle stesse ore, ci sono stati scontri a Torino. La polizia ha caricato un gruppo composto da una ventina di manifestanti che, nel corso dell'iniziativa antifascista organizzata in città, si era staccato dal corteo principale per raggiungere i militanti di CasaPound, riunitisi al quartiere Lucento per rendere omaggio alla lapide che ricorda le vittime delle foibe. I manifestanti hanno lanciato sassi, bottiglie e una bomba carta verso la polizia, che aveva disposto un cordone di sicurezza per impedire che i militanti dei due schieramenti arrivassero a contatto. Una persona è stata fermata dalla Digos.

Per il Viminale una giornata impegnativa

Nonostante queste notizie, dal Viminale trapela soddisfazione per quella che è certamente stata una giornata "impegnativa", con 150 manifestazioni in tutta Italia che hanno visto impegnati oltre quattromila uomini e donne delle forze di polizia. Al Viminale esprimono "soddisfazione" per come si sono svolte iniziative e cortei, parlando di una "sostanziale tranquillità" per la sicurezza e l'ordine pubblico ad eccezione di Piacenza, dove si sono verificate "inaccettabili violenze". Quanto alla temuta manifestazione di Macerata, al Viminale si sottolinea che si è svolta in un "clima pacifico e di assoluta serenità".

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