Treno deragliato a Milano: il binario stava per essere sostituito

Cronaca

La rotaia che ha ceduto sarebbe dovuta essere cambiata di lì a poche ore. L'ad di Rfi Maurizio Gentile: "Ultima verfica su quel tratto due settimane fa". La Procura indaga per disastro colposo. Riaperta parzialmente la tratta Milano-Treviglio

Stava per essere sostituito il binario della tratta ferroviaria su cui ieri, a Pioltello, nel Milanese, è deragliato un treno di Trenord, provocando la morte di tre persone e facendo decine di feriti. Secondo alcune fonti, al fianco al binario rimasto senza copertura per 23 centimetri, ce n’era uno nuovo che doveva essere rimpiazzato di lì a poche ore. A causa di quel pezzo mancante – come evidente da alcune fotografie - il treno ha cominciato a ondeggiare e vibrare. Il deragliamento è cominciato 2,3 km prima del luogo dello schianto. Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "occorre rapidamente fare piena luce sulle cause dell'incidente e sulle eventuali responsabilità. L'assessore al Welfare di Regione Lombardia ha fatto sapere che "degli 80 passeggeri rimasti coinvolti" "60, questa mattina sono stati dimessi. Dei 20 che rimangono attualmente ricoverati, 2 si trovano in terapia intensiva e restano ancora in prognosi riservata". 

Rfi: ultimo controllo due settimane fa

Il binario incriminato, come ha ricordato anche l’assessore alle infrastrutture e mobilità di Regione Lombardia, Alessandro Sorte, è avvenuto su binari di proprietà dello Stato, gestiti da Rfi" e non su quelli gestiti direttamente dalla Regione. Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, in un'intervista a Repubblica, spiega come "il tratto ferroviario dove ieri mattina è deragliato il treno di pendolari" sia "uno degli impianti più controllati e delicati d'Italia, di quelli che ricevono una manutenzione molto attenta: ci passano dai 400 ai 500 treni al giorno, "l'ultima verifica è stata compiuta due settimane fa e tutto era a posto. In ogni caso non sappiamo ancora se il giunto si sia rotto per effetto o a causa dello svio dei vagoni: sono delle parti sottoposte a fortissimi stress". 

Le indagini

La Procura indaga per disastro ferroviario colposo e questa mattina i pm di Milano Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, titolari dell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, hanno fatto un nuovo sopralluogo sul luogo dell'incidente ferroviario. La Procura è in attesa delle 'carte' sequestrate ieri per cominciare e ricostruire l'esatta dinamica e procedere alle iscrizioni 'tecniche' nel registro degli indagati dei vertici, tra manager e responsabili della sicurezza, di Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo Ferrovie dello Stato responsabile della gestione della rete ferroviaria nazionale e non si esclude anche di alcuni responsabili di Trenord. Le iscrizioni sono una sorta di atto dovuto per permettere ai tecnici di Rfi e Trenord, tramite gli esperti da loro nominati, di partecipare alla super consulenza disposta dai pm per accertare con esattezza le cause del deragliamento.

Riaperta parzialmente la tratta

Sul fronte della circolazione la linea Milano dalle 6 di questa mattina è ripreso gradualmente il traffico ferroviario su due dei quattro binari della linea Milano - Brescia. Lo rende noto un comunicato di Ferrovie dello Stato, secondo cui sono  ssicurati i collegamenti della lunga percorrenza e del trasporto regionale tra le principali stazioni della linea, con riprogrammazioni del servizio. I treni potrebbero subire rallentamenti medi di circa 30 minuti. E' inoltre prevista l'attivazione da parte di Trenord di un servizio sostitutivo con bus tra la stazione FS di Treviglio e la fermata Cassina De Pecchi della Linea Verde della Metropolitana. 

Mattarella: verificare stato manutenzione rete ferroviaria

Oltre a chiedere una celere verifica sull'incidente, per Mattarella "è altrettanto urgente verificare ovunque lo stato di manutenzione della nostra rete ferroviaria per rispettare il dovere di assicurare, con scrupolo e rigore, la sicurezza dei passeggeri".

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