Balena spiaggiata in Sardegna, cominciate le operazioni di recupero

Cronaca
Le operazioni di recupero sono iniziate sabato 13 gennaio (Foto: Università di Sassari)

Dopo oltre due mesi, gli esperti del dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari hanno iniziato a lavorare alla rimozione del cetaceo, che si trova sulla spiaggia di Marina di Platamona da inizio novembre. Lo scheletro verrà poi esposto

Sono iniziate le operazioni di recupero dello scheletro della balena che da novembre è spiaggiata lungo il litorale di Platamona, nel Comune di Sorso, in provincia di Sassari. La carcassa del cetaceo è stata vittima di un rimpallo di attribuzioni di responsabilità, che hanno prolungato i tempi per l’individuazione di fondi e delle procedure da adottare per la rimozione. Il risultato è stata la lenta decomposizione dell’animale, che ha scatenato non poche polemiche. Le operazioni sono state affidate dal comune di Sorso ad esperti del dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari. 

Un paio di giorni per valutare le condizioni della carcassa

"Sono finalmente partite le operazioni – ha dichiarato Eraldo Sanna Passino, direttore del dipartimento di Veterinaria -: il gruppo di lavoro è molto motivato e sono contento perché le diverse squadre hanno mostrato subito uno spirito molto collaborativo". Sulla spiaggia di Marina di Platamona, infatti, stanno lavorando all'unisono sia un team tecnico, messo a disposizione dal Comune di Sorso, che uno scientifico universitario. "Se il tempo sarà clemente – ha spiegato il direttore - in un paio di giorni potremo renderci conto delle reali condizioni della carcassa". Intanto lunedì 15 è prevista la partecipazione all'inaugurazione dell'anno accademico dell’Università di Sassari del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, che Sanna Passino ha invitato a visitare il sito dove è impegnato il suo team: "Sarebbe bello se potesse venire qui per rendersi conto di persona del lavoro che stiamo facendo con gli studenti e con gli specialisti".

Lo scheletro verrà esposto

Le operazioni di recupero del cetaceo sono state velocizzate anche dalle correnti e dalle mareggiate che la scorsa settimana hanno provocato la separazione dallo scheletro di una parte dei resti della balena, poi dispersi in mare. "Finalmente siamo alla fase conclusiva dell'operazione" ha dichiarato il sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, che ha aggiunto: "Dipartimenti e amministrazione lavorano in sinergia, si stanno catalogando le parti che verranno recuperate e si cercano di smaltire le parti che non devono essere conservate". I resti in putrefazione della balena, infatti, saranno sepolti in un terreno già individuato nella zona industriale di Sorso, secondo precise procedure ambientali. Lo scheletro, invece, una volta ripulito e ricostruito, verrà esposto. Il comune, come ha spiegato il sindaco, è all'opera per individuare il punto migliore per farne un'attrazione: "Oggi finisce una storia e ne inizia un'altra altrettanto importante sul piano scientifico e didattico".

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