Torre Annunziata, sfregiata una stele in ricordo di Giovanni Falcone

Cronaca
La stele si trova nel rione Penniniello a Torre Annunziata (Ansa)
Ansa-falcone_stele_torre_annunziata

Alcuni vandali hanno imbrattato il monumento dedicato al magistrato antimafia con vernice spray e una scritta ingiuriosa nei confronti delle forze dell'ordine. È accaduto nel rione "Penniniello", importante piazza di spaccio della camorra

La memoria del giudice antimafia Giovanni Falcone è stata ancora una volta oggetto di un atto vandalico da parte d'ignoti. Questa volta è accaduto nel rione ''Penniniello'' di Torre Annunziata, Napoli, dove sconosciuti hanno vandalizzato una stele dedicata al magistrato ucciso da Cosa Nostra il 23 maggio 1992.

Una scritta contro la polizia

Secondo gli inquirenti, l'episodio si sarebbe probabilmente verificato nel pomeriggio del 15 novembre, anche se la segnalazione è arrivata solo nella tarda serata di ieri. I vandali hanno imbrattato il monumento a Falcone con una vernice spray di colore bianco, scrivendo alla base della stele una frase ingiuriosa contro le forze dell'ordine ("sbirri di m***a"). Il monumento, che è stato stato inaugurato nel 2009 alla presenza di Maria Falcone, sorella del magistrato, si trova all'interno di un complesso di edilizia popolare considerato simbolo di degrado della cittadina vesuviana. Già in passato la stele era stata oggetto di un'azione vandalica.

Il rione "Penniniello"

Quello accaduto al rione ''Penniniello'' è il secondo atto in pochi mesi contro la memoria di Falcone: già lo scorso mese di luglio, infatti, era stato distrutto a Palermo un busto raffigurante l'ex membro del pool antimafia. Oggi, l'azione vandalica è stata compiuta in un quartiere, quello del "Penniniello", che oltre a essere la storica roccaforte del clan camorristico Gallo-Cavalieri, rappresenta un territorio di lotta tra la camorra e lo Stato. Negli ultimi tempi, infatti, si sono registrati nel quartiere atti di indolenza e ribellione rispetto a operazioni di controllo delle forze dell'ordine e, secondo gli investigatori, l'episodio vandalico contro la stele, potrebbe essere stato alimentato proprio dal malumore degli appartenenti al clan, una volta incontrastato nei suoi traffici.

La condanna del sindaco

L'atto vandalico è stato condannato dal sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione: "Il quartiere, va detto, non è più quello degli anni bui – ha sostenuto Ascione - ma il nostro lavoro non si deve fermare. Anzi, va rafforzato. Abbiamo ristrutturato una palestra in passato oggetto di altri atti delinquenziali, destinata a diventare un centro socio-culturale". Dallo stesso quartiere "Penniniello" è sparita da qualche giorno la targa posta all'esterno del centro sociale intitolato a 'mamma coraggio' Matilde Sorrentino, uccisa da sicari della criminalità organizzata dopo che con le sue denunce fece arrestare coloro che avevano abusato del figlio. Nel parco "Penniniello", infatti, ci sono diverse piazze di spaccio controllate da clan e lì risiedevano alcuni pedofili che, dopo la scarcerazione, furono uccisi in circostanze ancora da chiarire, per l'opinione pubblica 'puniti' dalla camorra.

Cronaca: i più letti