Ancora emergenza incendi in Piemonte. Fiamme anche nel Varesotto

Cronaca
Incendio sulle montagne di Mompantero a Susa, Torino
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Nel Torinese trovati inneschi incendiari. Roghi in Val di Susa, nel Canavese e in provincia di Cuneo: la Regione formalizza al governo la richiesta dello stato di emergenza. Allarme polveri sottili a Torino. Brucia il parco regionale del Campo dei Fiori, vicino Varese

È ancora emergenza incendi nel Nord Italia. Dopo il Piemonte, ancora alle prese con le fiamme che hanno distrutto oltre duemila ettari di verde, i roghi stanno bruciando anche il parco regionale del Campo dei Fiori, nel Varesotto: il fuoco si è avvicinato pericolosamente alle case ed è stato necessario evacuare alcune persone. Intanto, nella Valle Sangone, una delle vallate piemontesi devastate dalle fiamme, sono stati trovati inneschi incendiari: alcuni hanno funzionato, altri no. A rivelarlo sono i responsabili delle squadre di intervento, a Giaveno (Torino), dove è arrivato anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Sul caso indaga il nucleo investigativo dei carabinieri forestali. 

La situazione nel Varesotto

Le operazioni di spegnimento dell'incendio nel parco regionale del Campo dei Fiori, che va avanti ormai da giorni, sono proseguite per tutta la notte. Al lavoro una trentina di vigili del fuoco, con dieci automezzi. Le fiamme, in alcune località, sono arrivate molto vicine alle case e solo l’intervento dei pompieri ha evitato che gli edifici subissero danni. Alcune strade sono state momentaneamente chiuse al traffico (come quella che sale verso la cima, dal bivio che porta a Sacro Monte). La situazione più critica, secondo il comando dei vigili del fuoco di Varese, nella parte alta del parco: è stato necessario evacuare quindici persone, tra cui gli ospiti di una struttura ricettiva. I vigili del fuoco sono intervenuti anche in località Rasa di Varese: pure qui le fiamme minacciano alcune case.

La situazione in Piemonte

Situazione difficile anche in Piemonte, dove i venti forti e la siccità hanno alimentato gli incendi. La giornata di venerdì è stata forse la peggiore: il vento ha soffiato fino a 137 km all'ora in alta quota e i roghi hanno distrutto oltre duemila ettari di pinete, boschi e pascoli. Fiamme soprattutto in Valle di Susa (intere frazioni evacuate e un allarme, poi rientrato, per una squadra di Vigili del fuoco accerchiata dalle fiamme), nel Canavese, in Valchiusella, e nella provincia di Cuneo. Si spera in un’attenuazione del vento, ma solo le piogge - non previste prima di una settimana - potranno risolvere definitivamente la situazione. La Regione ha formalizzato al governo la richiesta dello stato di emergenza. Oltre al fuoco, a spaventare è il denso fumo spinto dal vento a fondovalle. A Torino, circondata dai roghi, l’aria è irrespirabile: nel capoluogo la concentrazione di poveri sottili ha sfiorato i 200 microgrammi al metro cubo, quattro volte oltre la soglia massima consentita. “Ma al momento non ci sono rischi per la salute”, ha tranquillizzato l'assessore regionale alle Sanità Antonio Saitta.

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