Adesivi Anna Frank, 12 indagati. Lotito rischia una squalifica

Cronaca
Un'immagine con il volto di Anna Frank distribuite allo stadio Dall'Ara prima della partita Bologna-Lazio (Foto Ansa)

Sono 20 le persone identificate come presunti responsabili nel caso delle immagini antisemite affisse in curva sud allo Stadio Olimpico di Roma. Ci sono anche dei minorenni. La Procura Figc: "La Lazio e il suo presidente hanno violato la lealtà sportiva"

Continuano le indagini per individuare i responsabili della diffusione di adesivi antisemiti che ritraevano la giovane vittima dell'Olocausto Anna Frank con la maglia della Roma.Dodici persone sono state iscritte nel registro degli indagati per istigazione all'odio razziale: si tratta di tifosi della Lazio identificati dalla Digos. Sei di loro fanno parte del gruppo ultras degli Irriducibili. La posizione di un minorenne sarà invece trasmessa alla competente procura, mentre non si procederà nei confronti di un 13enne in quanto non imputabile.

In tutto 20 identificati

Il numero totale delle persone identificate è salito a 20, individuate dalla Digos, dalla polizia scientifica e dal commissariato Prati, che indagano con l'aiuto delle immagini di videosorveglianza dello stadio Olimpico. La Procura ha aperto un fascicolo. Intanto la Lazio e il suo presidente Claudio Lotito rischiano una squalifica per i comportamenti antisemiti dei tifosi e per aver agevolato l'ingresso degli ultrà in curva sud in occasione della partita con il Cagliari: sono queste infatti le contestazioni mosse alla società dalla Procura della Figc.

Anche alcuni minorenni tra gli identificati

Tra le posizioni più gravi tra gli identificati quella di un 46enne con diversi precedenti penali, già colpito da provvedimento Daspo tre volte (l'ultimo durato 5 anni e finito nel 2013), e quella di un 53enne per cui la misura è terminata nel 2016. Tra i 20 identificati, fra i quali ci sarebbero anche dei minorenni, alcuni hanno precedenti specifici e rischiano una denuncia e il Daspo fino a 8 anni.

Procura Figc: "Lotito e la Lazio hanno violato la lealtà sportiva"

Intanto la Procura della Figc avrebbe contestato alla Lazio e al suo presidente Claudio Lotito la violazione dell'articolo 1 bis del codice di giustizia sulla lealtà sportiva e dell'articolo 11 sui comportamenti discriminatori. L'ufficio guidato da Giuseppe Pecoraro ha chiuso in mattinata le indagini, prima di comunicare gli addebiti al club biancoceleste. Ll’escamotage di consentire di seguire la partita casalinga con il Cagliari in curva sud ai tifosi della Lazio, squalificati in curva nord, sarebbe considerato dalla Procura della Figc un comportamento sleale.

Rischio squalifiche per Lotito e per la Lazio

Il presidente Lotito rischia ora una squalifica. Per quanto riguarda gli insulti antisemiti e le immagini con Anna Frank in maglia giallorossa, secondo la Procura si configurano atti discriminatori, punibili secondo il codice di giustizia sportiva anche con la squalifica del campo. Le contestazioni sono in fase di comunicazione al club biancoceleste, che produrrà le sue tesi difensive in vista del verdetto.

Fischi sui campi di serie A durante la lettura dei brani

Intanto la Figc ha deciso di far leggere sui campi della serie A alcuni brani del "Diario" di Anna Frank, prima del fischio d'inizio delle partite. Anche in questa occasione non si sono placate le polemiche: gli ultrà della Lazio hanno deciso di disertare la curva dello stadio di Bologna, dove erano impegnati i biancocelesti, per protestare contro quello che hanno definito un "teatro mediatico". A Torino, alcuni ultrà della Juventus hanno coperto la lettura del brano cantando l'Inno di Mameli e a Firenze c'è stato qualche fischio isolato.

Lotito e la "sceneggiata"

Nella giornata di ieri il presidente della Lazio Claudio Lotito ha smentito di aver pronunciato la frase "Famo 'sta sceneggiata", in riferimento all'iniziativa della visita alla sinagoga di Roma con alcuni giocatori biancocelesti. Il Messaggero ha però confermato e pubblicato l'audio della frase, mentre la corona di fiori portata da Lotito in omaggio al luogo di culto è stata gettata nel Tevere.

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