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Varese, è giallo sulla scomparsa di una 20enne nel "bosco della droga"

Cronaca
Una vettura dei carabinieri (archivio Ansa)

L'episodio è accaduto sabato 14 ottobre quando della giovane si è persa ogni traccia. Un testimone ha raccontato ai carabinieri di aver visto due nordafricani rapire la donna, ma gli inquirenti non credono alla sua versione. RITROVATA IN UN AUTOGRILL

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Una ventenne di Gallarate, nel Varesotto, è sparita lo scorso 14 ottobre in un bosco della zona di Marnate (Varese) noto come "bosco della droga" a causa dei numerosi pusher e consumatori di sostanze stupefacenti che lo frequentanto. 

La scomparsa

Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri per capire per quale motivo la giovane si trovasse in quel luogo e e a quell'ora e se fosse in compagnia di qualcuno. La sua sparizione è stata denunciata ai carabinieri da un testimone, un italiano di 35 anni che, al momento dei fatti, si trovava nel bosco nei pressi di via Kennedy a Marnate. Secondo una prima versione dei fatti riferita dall'uomo ai militari, la ragazza sarebbe stata portata via contro la sua volontà da due pusher nordafricani. Un racconto che però non sembra aver convinto le forze dell'ordine. Un particolare ancora al vaglio degli inquirenti è l'incendio subito dalla Mercedes del testimone, verificatosi proprio nella zona limitrofa al parco nella sera stessa della scomparsa. Il rogo, di cui ancora non si conosce la natura, sarebbe poi stato domato grazie all'intervento dei vigili del fuoco chiamati da un passante al quale il 35enne aveva chiesto aiuto.

Un racconto confuso

Dopo aver spento le fiamme sull'auto del 35enne, i vigili del fuoco hanno appurato che all'interno della vettura non vi erano resti umani. Ascoltato dai carabinieri giunti sul luogo, l'uomo ha riferito di non sapere che cosa fosse successo alla sua vettura, ma che due persone avevano rapito la giovane ragazza. La testimonianza ha poi fatto scattare le ricerche delle forze dell'ordine intorno all'area che è stata completamente isolata. Un'operazione che si è conclusa senza esito. Il 35enne, portato in caserma, ha poi raccontato di aver egli stesso subito un'aggressione da parte dei due pusher che, in un secondo momento, sarebbero fuggiti con la ragazza. Una versione che l'uomo ha cambiato diverse volte tanto da far pensare ai carabinieri che l'uomo non stia raccontando tutta la verità.