Notte di violenza sulla spiaggia di Rimini, è caccia agli stupratori

Cronaca

Si cercano quattro giovani che hanno prima preso di mira una coppia di turisti polacchi e poi una transessuale peruviana. Nella città romagnola sono diversi i precedenti nelle scorse estati. La ragazza: "Vi prego, aiutateci a tornare a casa"

La violenza inaudita da parte di un branco di ragazzi nei confronti della coppia di turisti polacchi e poi di una transessuale peruviana ha scosso l’atmosfera vacanziera di Rimini, ma non è la prima volta che nella località turistica romagnola avvengono fatti simili. Intanto sono quattro i ricercati per la notte di follia in spiaggia, tra venerdì 25 e sabato 26 agosto. Sono accusati di aver stuprato una 26enne sulla spiaggia del bagno 130 al Miramare di Rimini, di aver pestato il fidanzato della giovane e successivamente di aver violentato una transessuale, lasciandola ferita in strada. “Hanno agito con disumana violenza – ha detto il questore Maurizio Improta – trasformando un momento di intimità in un incubo”.

La ragazza violentata: "Aiutateci a tornare a casa"

La ragazza polacca è ricoverata in ospedale a Rimini da dove lancia un appello ripreso da 'Il Resto del Carlino': "Vi prego, aiutateci a tornare a casa". I due polacchi sabato mattina sarebbero dovuti ripartire per la Polonia dopo la vacanza in Romagna e avevano scelto di passare la loro ultima notte con una romantica passeggiata in spiaggia.

La ricostruzione

Secondo una ricostruzione che si è andata facendo più chiara durante le indagini della polizia, i due stavano camminando  lungo la battigia quando sono stati aggrediti da quattro individui, che descrivono scuri di pelle ma non neri. Lui è stato picchiato ed è svenuto, lei è stata trascinata su un pedalò dove è stata violentata a turno dai quattro e poi spinta in acqua. Il branco dalla spiaggia 130 di Miramare si è poi spostato verso la Statale e ha violentato ripetutamente un transessuale.

Le piste seguite

Stando alla polizia potrebbero esserci diverse piste da seguire. Sicuramente si tratta di giovani che hanno agito sotto l'effetto di sostanze. Non è detto che siano stranieri di passaggio in Romagna ma potrebbero anche essere ragazzi che la Riviera la frequentano spesso.

Il comune di Rimini parte civile

Il comune di Rimini, intanto ha deciso, che si costituirà parte civile. E' quanto dichiara, in una nota, il sindaco Andrea Gnassi: "Per le tre vittime dell'allucinante notte di terrore tra venerdì e sabato - osserva Gnassi - Rimini chiede giustizia. Significa, una volta individuati, arrestati e processati, condannare i responsabili alla punizione massima prevista dalle leggi vigenti. Senza sconti, senza attenuanti, senza psicologismi e sociologismi, senza buone condotte: la punizione massima prevista dalle leggi vigenti".

Tre casi in pochi giorni nel 2015

La vicenda però non è l’unica che si è consumata nel Riminese negli ultimi due anni. La notte di Ferragosto del 2015 venne violentata in spiaggia una ventenne di Monza in vacanza con amici. Fu arrestato e poi condannato un giovane senegalese, ritenuto responsabile di altre violenze anche nei giorni precedenti. La stessa notte una 24enne riminese fu aggredita sulla battigia da un marocchino di 39 anni (subito arrestato dalla polizia e condannato): in questo caso, però, la giovane riuscì a scappare evitando lo stupro. Un paio di giorni dopo fu la volta di una ragazza tedesca di 19 anni, violentata sulla spiaggia di Miramare, la stessa dove è avvenuto lo stupro della giovane polacca, e trovata sulla battigia semincosciente. Non riuscì a fornire elementi utili ad identificare il violentatore. Tre casi nel giro di pochi giorni, dunque, che indussero la Questura a istituire una specifica task force anti-stupro.

I precedenti del 2016

Nel luglio 2016 una senzatetto di 46 anni fu stuprata, picchiata e rapinata all'interno di una colonia abbandonata sul lungomare di Riccione: nel giro di poche ore i due marocchini ritenuti responsabili della violenza furono rintracciati e arrestati. Alla vigilia di Ferragosto dello stesso anno un turista svizzero di 19 anni venne arrestato (e poi condannato) per aver violentato in spiaggia una 17enne inglese, anche lei in vacanza a San Giuliano di Rimini. Il 2 settembre un tentativo di stupro si verificò in uno stabilimento balneare di Rimini sud: la giovane italiana vittima dell'aggressione riuscì a divincolarsi e a scappare.


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