Militanti FN alla messa di don Biancalani. Tensione fuori dalla chiesa

Cronaca
Don Biancalani prima della celebrazione della messa a Pistoia, il 27 agosto (Ansa)

Dopo le polemiche per gli scatti pubblicati dal sacerdote, che ritraevano giovani migranti in piscina, una ventina di esponenti del movimento di destra assistono alla celebrazione per "controllare" l'omelia. Il prete: "Gesù non fa l'esame del sangue"

È stato un lungo applauso quello che ha accolto don Massimo Biancalani al suo ingresso nella chiesa di Vicofaro, a Pistoia, dove è arrivato per concelebrare la messa del 27 agosto. I fedeli hanno espresso così il loro sostegno al prete che è da giorni al centro di polemiche per aver accompagnato alcuni giovani migranti in piscina e aver pubblicato su Facebook delle foto che li ritraevano mentre facevano il bagno. Quegli scatti avevano attirato molte critiche e insulti. Presenti alla celebrazione anche una ventina di esponenti di Forza Nuova, arrivati - come annunciato in precedenza - per "controllare" l’omelia del sacerdote. A loro, Don Biancalani ha stretto la mano e ha ricordato: "Ragazzi, non è necessario che ve lo dica…", riferendosi all'invito fatto il giorno precedente per evitare manifestazioni di segno politico in chiesa.

Militanti Forza Nuova accolti da grida "Fascisti" e "Fuori, fuori"

Il drappello di Forza Nuova, il cui arrivo è stato vigilato dagli agenti, è stato accolto con grida come "Fascisti" e "Fuori-fuori", da alcuni dei partecipanti al presidio a sostegno di don Biancalani. Fra i due gruppi, però, non si è registrato nessun contatto. In chiesa, anche alcuni dei ragazzi migranti che don Biancalani assiste, tutti di religione musulmana, seduti nelle panche esattamente sul lato opposto a quello in cui siedono gli esponenti di Forza nuova. Presenti anche esponenti del Pd che hanno promosso un sit-in di sostegno al prete. Tra loro lo stesso segretario regionale del partito, Dario Parrini: "Pensavo fosse necessario fare questo sit-in e soprattutto esserci", ha detto.

L'omelia: "Gesù non fa esame del sangue"

Durante la messa, concelebrata con il vicario del vescovo di Pistoia, don Biancalani ha chiesto scusa ai parrocchiani per il "clamore mediatico" che la vicenda della piscina ha suscitato. "Gesù non fa l'esame del sangue e le porte della Chiesa sono sempre aperte", ha poi ricordato. Don Massimo ha anche definito alcuni provvedimenti presi dal governo come "inaccettabili", dicendo che "stanno partendo fiumi di denaro verso le coste libiche". Il sacerdote ha poi ricordato le parole del Papa, secondo cui "la Chiesa è un ospedale da campo" e ha definito "fondamentale l'accoglienza verso i migranti: è un principio etico". "Se siamo giunti a questo punto", ha aggiunto, "è anche perchè finora se ne è parlato poco nei luoghi di formazione, come le scuole, e spesso anche le parrocchie". 

Il responsabile di FN: dovrebbe occuparsi del bene delle anime

Alla messa anche il coordinatore regionale di Forza Nuova in Toscana, Leonardo Cabras, che all'uscita, riferendosi a don Biancalani, ha detto: "Dovrebbe occuparsi del bene delle anime, e stop". Rispondendo a chi gli chiedeva se per Forza Nuova il problema fosse stato che Biancalani aveva portato in piscina alcuni migranti postandone poi la foto su facebook, Cabras ha spiegato che "della piscina non ce ne frega nulla. E' partito tutto dalla sua provocazione: lui ha detto 'questi qui in piscina sono i miei amici', gli altri sono fascisti e sono miei nemici. Questo è il punto".

Le immagini che hanno scatenato le polemiche

Le polemiche erano iniziate, appunto, quando il sacerdote aveva pubblicato su Facebook alcuni scatti di ragazzi migranti in piscina, con la didascalia: "E oggi piscina! Loro sono la mia patria, i razzisti e i fascisti i miei nemici". Lo scatto aveva suscitato centinaia di commenti, molti dei quali di insulti al don e ai giovani. Anche il mondo della politica si era espresso sull’accaduto: da Matteo Salvini che aveva criticato il parroco, al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che invece aveva espresso il suo sostegno al sacerdote. Il don aveva poi pubblicato un altro post, sempre su Facebook, in cui mostrava come le gomme delle bici dei ragazzi fossero state bucate, dopo la polemica sulle foto in piscina.

 

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