Terremoto Ischia, Protezione civile: "Case con materiali scadenti"

Cronaca
Casa danneggiata a Ischia (Foto Ansa, 22 agosto 2017)
ischia-foto-nuova

Borrelli accusa: "Crolli e danni dovuti all'uso di tecniche fuori norma". Indaga la Procura. Due morti, 39 feriti: solo è grave. Tre fratellini estratti quasi indenni dalle macerie. Il piccolo Ciro ha tirato sotto un letto il fratello di 7 anni e gli ha salvato la vita

Perché un terremoto di magnitudo 4.0 fa tanti danni? A questa domanda contribuirà a rispondere l'indagine già avviata dalla Procura di Napoli, a partire dalla relazione che stenderanno i vigili del fuoco e dalle analisi che potranno essere demandate ad altri esperti. Ma una prima risposta l'ha fornita Angelo Borrelli, da pochi giorni numero uno della Protezione civile: "C'è un discorso di specificità dell'isola d'Ischia che è in area vulcanica. Quello che però ho potuto vedere - ha detto al termine di una giornata di sopralluoghi e verifiche sul posto – è che molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente: per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati".

Abusivismo e crolli

Secondo Borrelli il legame tra abusivismo e crolli, escluso dagli amministratori locali, può esistere: non è un legame necessario, perché "può esserci una costruzione abusiva fatta bene e una costruzione che rispetta le norme di legge fatta male". "Bisogna vedere come sono realizzate", come sono fatti gli edifici. Discorso che vale anche per la casa crollata che ha causato una vittima a Casamicciola e sotto la quale sono state recuperate sei persone, tra cui i tre fratellini. Al momento "non sappiamo se sia abusiva, lo verificheremo", ha chiarito infatti Borrelli, pronto a fornire una relazione alla Procura se sarà richiesta.

Indaga la Procura

Due magistrati sono a Ischia per coordinare gli accertamenti preliminari nell'ambito dell'indagine su eventuali responsabilità per i danni provocati dal terremoto. Sono i sostituti Maria Teresa Orlando e Michele Caroppoli ai quali il procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo ha delegato il fascicolo nel quale, al momento, non sarebbero formulate ipotesi di reato. Quelle astrattamente possibili sono soprattutto due: disastro colposo oppure omicidio colposo plurimo, in riferimento alla morte delle due donne a Casamicciola. Gli inquirenti attendono di ricevere dai vigili del fuoco, che dalla tarda serata del 21 agosto sono impegnati nelle operazioni di soccorso, una prima relazione. I rilievi tecnici serviranno a valutare lo stato delle costruzioni (la maggior parte dei crolli sono avvenuti nella parte alta del comune di Casamicciola) e l'eventuale mancata adozione delle norme antisismiche. Al vaglio degli inquirenti finiranno anche i casi di abusivismo edilizio, appunto, un fenomeno molto esteso nei decenni scorsi sull'isola, sui quali la procura partenopea ha condotto già numerose inchieste.

 

Solo una volta completati gli accertamenti preliminari, e di fronte a un quadro più chiaro sulle eventuali responsabilità, si procederà all'apertura di un fascicolo, classificato al cosiddetto modello 21, ovvero contro persone note, oppure al modello 44 contro ignoti.

Cronaca: i più letti