"Trovati con armi e pronti ad un agguato": 4 arresti nel Foggiano

Cronaca
Rilievi dei carabinieri sul luogo dell'agguato a San Marco in Lamis - Foto archivio

I carabinieri: "Azzardato collegare quest'episodio ai fatti di San Marco in Lamis". Proseguono i controlli delle forze dell'ordine in tutta la Puglia. Una turista testimone della strage: "Ho visto quattro uomini incappucciati e con mitra in mano"

Controlli a tappeto in tutta la Puglia e arresti. Il livello di guardia si è alzato dopo l’agguato a San Marco in Lamis in cui sono stati uccisi quattro uomini. Quattro pregiudicati sono stati arrestati dai carabinieri a Torremaggiore, a pochi chilometri da San Severo, nel Foggiano. Sono stati trovati in un garage in possesso di tre armi, auto e scooter rubati. Secondo fonti vicine agli investigatori erano pronti ad un agguato ma per i carabinieri è comunque "azzardato" collegare questo episodio all'agguato in cui il 9 agosto scorso sono stati uccisi quattro uomini. A Monte Sant’Angelo (Foggia), invece, è finito in manette Tommaso Pacilli, 45 anni, fratello di Giuseppe Pacilli, 44 anni, noto elemento di spicco della “mafia del Gargano”. Intanto, secondo quanto riporta il Corriere.it, una turista francese avrebbe assistito all'esecuzione avvenuta il 9 agosto e la sua testimonianza è ora al vaglio degli investigatori. "Ho visto quattro uomini - avrebbe riferito la donna - avevano mitra in mano ed erano incappucciati".

Il commando

Intanto nell'ambito dei controlli in Puglia dopo i fatti di San Marco in Lamis, quattro arresti sono avvenuti a Torremaggiore, nel corso di un controllo compiuto dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia, in collaborazione con il personale recentemente giunto in rinforzo a seguito dell'agguato e altri recenti episodi di criminalità avvenuti in provincia. Dopo un servizio di pedinamento su alcuni pregiudicati del luogo, i militari sono intervenuti all'interno di un garage dove si trovavano i quattro trovati in possesso di una pistola semiautomatica e due revolver. Oltre alle armi sono state trovate un'auto e uno scooter rubati, due coppie di targhe per autovettura contraffatte, una targa per motociclo contraffatta, una maschera per il travisamento. I quattro sono stati arrestati in flagranza per detenzione e porto abusivo di armi alterate e ricettazione in concorso.

Il fratello del boss del clan “Li Bergolis”

Nelle stesse ore gli agenti della squadra mobile di Bari e Foggia, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, a Monte Sant'Angelo hanno arrestato un 45enne. Deve espiare la pena residua di 8 mesi e 29 giorni di reclusione, senza sospensione, a seguito di condanna per i reati di estorsione aggravata anche dal metodo mafioso. I fatti sono stati commessi nel dicembre 2010 e nel gennaio 2011 a Monte Sant'Angelo in danno di esercizi commerciali della zona. L'arrestato è fratello di un pluripregiudicato anche per associazione di stampo mafioso ed omicidio, già inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi del Ministero dell'Interno, nonché elemento di spicco della "mafia del Gargano", appartenente al clan "Li Bergolis" che da anni si contrappone al clan dei "Romito". 

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