Torino: ucciso in strada da una fucilata nel 2015, un fermato

Cronaca
L'arresto è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo investigativo di Torino (Foto di repertorio/Fotogramma)

Vito Amoruso, rappresentante torinese di 47 anni, era stato ferito a morte da una pallottola alle spalle fuori dalla sua abitazione, il 22 ottobre 2015. "Gravi e convergenti elementi di responsabilità" a carico di un 44enne

I carabinieri del Nucleo investigativo di Torino hanno arrestato il presunto assassino di Vito Amoruso, il rappresentante di 47 anni ucciso con un colpo di fucile alla schiena, il 22 ottobre 2015, davanti alla sua abitazione di Torino. I militari, che hanno agito sotto la direzione della Procura della Repubblica e in collaborazione con i colleghi del Ris di Parma e della Compagnia di Mondovì (Cuneo), hanno fermato un uomo residente a Cuneo di 44 anni. Nei confronti dell’indagato gli inquirenti avrebbero acquisito "gravi e convergenti elementi di responsabilità".

Si sospetta un movente passionale

L'indagato è un consigliere comunale di Battifollo, gestisce un distributore di benzina, ed è inoltre un cacciatore e socio di un poligono a Carrù, in provincia di Cuneo. Secondo gli inquirenti avrebbe ucciso Amoruso per motivi passionali. I due, infatti, si erano conosciuti nel natale 2014, quando il rappresentante aveva venduto al sospettato alcuni cesti natalizi contenenti prodotti pugliesi. A mettere in contatto i due uomini era stata una donna che, secondo i carabinieri, ha avuto una relazione con entrambi. Dall'esame di tabulati telefonici è emerso che, soprattutto nell’ultimo periodo, l'indagato avrebbe più volte contattato Amoruso, con l'intenzione di incontrarlo a Torino, ma la vittima avrebbe sempre cercato di evitare qualsiasi rapporto. Il sospettato, al momento del fermo, ha negato ogni coinvolgimento ammettendo in un secondo momento alcune responsabilità davanti al gip durante l'interrogatorio di garanzia. L'uomo ha fornito una versione che ora gli investigatori stanno accertando.

La difesa: "Ha sparato, ma non per una donna"

L'avvocato Gioachino Berrino, legale dell'uomo sospettato dell'omicidio, ha dichiarato: "Il mio assistito ha ammesso di aver sparato ad Amoruso, ma nega che il motivo sia di tipo passionale. Ora esamineremo gli atti e faremo le verifiche necessarie per trovare conferme al racconto del mio cliente. Quanto al movente fornito dal mio assistito, per ora è un no comment". Sull'arresto del consigliere comunale di Battifollo, Gianni Barberis, sindaco del comune in provincia di Cuneo, ha commentato: "Lo conosco da sempre, è un consigliere della mia maggioranza. Non riesco a crederci". L'arrestato si trova adesso nel carcere delle Vallette di Torino.

L'agguato in strada

Il rappresentante di prodotti alimentari torinese era stato ferito a morte da un'unica pallottola che l'aveva colpito alle spalle, in via Valdieri, nel quartiere semicentrale Cenisia, intorno alle 7.30 di mattina, quando l'uomo era appena uscito da casa. Amoruso, incensurato, era stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Cto di Torino, dove era stato subito sottoposto a un intervento chirurgico per l'estrazione dei proiettili. Poche ore dopo, però, era deceduto. Alcuni testimoni, nelle prime fasi delle indagini, avevano raccontato ai Carabinieri di avere notato una macchina di colore scuro allontanarsi dal luogo del delitto. Versione verificata anche da alcune riprese effettuate dalle videocamere della zona. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe utilizzato un fucile calibro 12 per colpire a morte il rappresentate.

 

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