Crollo palazzina Torre Annunziata: estratta anche l'ottava vittima

Cronaca
Foto Ansa

La conferma del sindaco che ha spiegato che l'ultimo corpo recuperato è stato quello di un bambino di otto anni. Lavori per messa in sicurezza dell'area sottoposta a sequestro. Pm: non escludiamo alcuna ipotesi. Il Papa: "prego per i familiari delle vittime" FOTO

Sono stati recuperati tutti e otto i corpi delle persone rimaste sepolte sotto il crollo della palazzina di Torre Annunziata del 7 luglio. Con il ritrovamento dei due fratelli, e con quello precedente dei sei adulti, tutte le vittime sono state estratte dalle macerie che si sono accumulate dopo il crollo dell’edificio di quattro piani - più un attico - in via Rampa Nunziante. Papa Francesco ha appreso "con dolore la triste notizia del crollo della palazzina". Lo scrive il segretario di Stato Pietro Parolin in un messaggio al cardinale di Napoli Crescenzio Sepe al quale il Papa chiede di "presentare l'espressione dei suoi sentimenti di profondo cordoglio ai familiari e ai parenti tutti, assicurando fervide preghiere di suffragio per quanti sono tragicamente scomparsi".

La messa in sicurezza dell'area e le indagini

Tutte le salme sono state portate nell'obitorio di Castellammare di Stabia, mentre le operazioni di scavo, che erano andate avanti per 24 ore, sono state momentaneamente sospese. La priorità, a questo punto, è la messa in sicurezza dell'area che è sottoposta a sequestro per disposizione dell'autorità giudiziaria. Intanto, la Procura di Torre Annunziata (Napoli) ha aperto un fascicolo per le ipotesi di reato di crollo colposo e omicidio colposo plurimo. Al momento non ci sono indagati. Il pm della procura di Torre Annunziata ha fatto inoltre sapere che non si esclude nessuna pista. All'esame dei magistrati ci sono diverse ipotesi sul cedimento strutturale della palazzina e, in particolare, gli inquirenti si sono concentrati sui lavori effettuati ai primi due piani dello stabile. 

Sindaco: eventualità di lutto cittadino

Mentre gli accertamenti sulla vicenda proseguono, il primo cittadino ha ricordato: "Stiamo valutando l'eventualità di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali. Adesso, però, è presto per queste cose. Attendiamo gli esiti delle autopsie e delle indagini''. ''Per la città", ha sottolineato il sindaco, "è una tragedia immane. Non facciamo polemiche e attendiamo i risvolti di ordine giudiziario''.

Il racconto del comandante dei Vigili del fuoco

"Quando siamo giunti sul posto, alle 6.30 di ieri mattina, ci siamo resi conto immediatamente che lo scenario era estremamente complesso e complicato", ha raccontato Emanuele Franculli, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Napoli. "L'unica via di accesso era ed è un ponticello delle Ferrovie dello Stato estremamente stretto. Mentre si cominciava a lavorare a mani nude, abbiamo dovuto allargare la via di accesso per poter arrivare sul posto con un piccolo mezzo meccanico di movimento terra". Francualli ha poi spiegato che i corpi "erano intrappolati nelle macerie che si eranodepositate per una altezza di circa tre metri sul solaio del secondo piano" e di non aver "mai perso la speranza" di ritrovare qualcuno vivo durante le operazioni di soccorso, anche nelle ultime ore. 

La palazzina e i lavori

La palazzina era stata costruita a ridosso della linea ferroviaria Napoli-Salerno ed era in ristrutturazione. Secondo le forze dell’ordine, l’edificio risalirebbe agli anni Sessanta e la parte che ha ceduto sarebbe quella delle camere da letto. Lo stesso sindaco di Torre Annunziata, Enzo Ascione, aveva detto che la struttura era "messa male". Al Comune, secondo il primo cittadino, erano pervenute due Scia (segnalazione certificata di inizio attività) per lavori di manutenzione ordinaria, alcuni dei quali avevano interessato il primo piano. "La gente aveva già espresso preoccupazioni per quei lavori", ha fatto sapere l’amministratore del condominio "Residenza a mare", che si trova di fronte allo stabile crollato. Anche l’ex assessore comunale ai Lavori pubblici Antonio Irlando, in carica dal 2014 ai primi mesi del 2016, si è espresso sulla vicenda ricordando che "bisogna verificare se l'attico" costruito sopra al quarto piano "e alcuni varchi che sono stati aperti nell'edificio possano avere avuto ripercussioni sulla statica".

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