Eluana, il Consiglio di Stato: "La Lombardia risarcisca Beppe Englaro"

Cronaca
Beppino Englaro con una foto della figlia Eluana

La Regione dovrà versare 132mila euro. Confermata la sentenza di primo grado del Tar. L'assessore al Welfare: "Procederemo"

La Regione Lombardia dovrà risarcire Beppino Englaro con 132mila euro. Lo ha sancito il Consiglio di Stato che ha confermato la sentenza emessa dal Tar lombardo nel 2016. La terza sezione di Palazzo Spada ha dunque condiviso le conclusioni dei giudici amministrativi di primo grado che condannarono la Regione, all'epoca dei fatti guidata da Roberto Formigoni, perché non si fece carico del ricovero di Eluana, in stato vegetativo per 17 anni, in una struttura sanitaria adeguata per la sospensione dell'alimentazione dell'idratazione come richiesto dal padre.

Le tappe della vicenda Englaro

La decisione della terza sezione del Consiglio di Stato arriva al termine di una vicenda iniziata nel 2009, prima della morte di Eluana. Il padre Beppe chiedeva alla Regione di mettere a disposizione una struttura sanitaria per il distacco del sondino naso-gastrico, che teneva in vita sua figlia, in seguito all'autorizzazione della Corte d'Appello di Milano e poi della Cassazione.
Secondo il Tar, la Regione Lombardia avrebbe dovuto indicare la struttura sanitaria dotata dei requisiti, per sgravare la famiglia anche del compito di individuare la struttura adatta. Dopo la pubblicazione della decisione, inattuata, Eluana morì lontana da casa, a Udine.
Con un successivo giudizio Beppino Englaro ha chiesto dunque un risarcimento, che il Tar della Lombardia quantificò in 132.000 euro, per il danno patrimoniale, non patrimoniale e da lesione parentale, non riconoscendo però quello morale. Una decisione confermata oggi dal Consiglio di Stato. I giudici di Palazzo Spada, a differenza del Tar Lombardia, non ritengono però "dolosa" la condotta della Regione.

La replica dell’assessore al Welfare

"In merito alla decisione del Consiglio di Stato sul caso Englaro, Regione Lombardia provvederà a dare corso alla sentenza secondo i termini di legge. Le sentenze non si commentano, ma si attuano, per questo, ancorché i fatti oggetto della sentenza di oggi siano imputabili alla precedente amministrazione, procederemo al risarcimento di Beppino Englaro. L'appello incidentale volto ad ottenere un maggiore risarcimento e' stato comunque respinto". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in merito alla sentenza del Consiglio di Stato. 

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