Rimborsi Lombardia, Regione chiede 3,4 milioni di danni a 28 imputati

Cronaca

Il Pirellone parte civile nel processo a carico di 57 persone (tutte, eccetto una, consiglieri, ex consiglieri, ex assessori) per i presunti rimborsi gonfiati. Provvisionale più alta chiesta all'ex capogruppo della Lega Galli. Tra i coinvolti anche Bossi Jr. e Minetti

Una provvisionale di circa 3 milioni e 400mila euro è stata chiesta dalla Lombardia a 28 imputati nel processo a carico di 57 persone (tutte, eccetto una, consiglieri, ex consiglieri, ex assessori), finite alla sbarra per la vicenda delle presunte “spese pazze” con i fondi pubblici dei rimborsi. La Regione è parte civile nel processo e la cifra, ha spiegato l’avvocato del Pirellone Antonella Forloni, rappresenta il “50 per cento del danno patrimoniale e non” da lei quantificato.

A Galli la richiesta di provvisionale più alta

0La cifra della provvisionale chiesta ammonta esattamente a 3.400.287 euro: è poco meno rispetto al conteggio riportato nella memoria scritta dall'avvocato Forloni in quanto Mario Sala deve essere escluso dall'elenco perché, ieri, è stata approvata la sua proposta risarcitoria. La provvisionale più alta, 620.783,85 euro, viene chiesta all'ex capogruppo della Lega Stefano Galli. Renzo “il Trota” Bossi, invece, dovrebbe versare 57.878,61 euro. tra le richieste più alte ci ci sono i 439.656,87 euro dell'ex capogruppo del Pdl Paolo Valentini Puccitelli e i 414.678 dell'ex presidente del consiglio regionale ed ex assessore leghista Davide Boni.

Nei confronti degli altri 29 imputati, di cui è stata comunque chiesta la condanna alla pena che il Tribunale ritiene adeguata, la Regione ha revocato la costituzione di parte civile in quanto hanno già risarcito il danno nel corso dell’indagine e del processo. Le accuse, a vario titolo, sono peculato e truffa aggravata.

La legale della Regione: “Dolo palese”

La legale del Pirellone, nel suo intervento, ha spiegato che “le spese esposte erano già coperte dall'indennità”. Indennità “adeguata per svolgere la propria attività istituzionale senza preoccupazione” e senza che nessuno “venisse a chiedere” come fosse utilizzata. L'avvocato della Regione, oltre a specificare che le spese di rappresentanza non riguardano i consiglieri ma solo gli assessori, ha parlato di violazione del “dovere di documentazione” delle cifre messe in conto al proprio gruppo consiliare e di “dolo palese”. “Non c'è stato alcuno sbaglio – ha aggiunto, riferendosi alle giustificazioni date da alcuni durante le loro dichiarazioni spontanee –. Nessuno scontrino è entrato per sbaglio nella busta poi consegnata” per ottenere i rimborsi di cene, pranzi, aperitivi, omaggi floreali o toscanelli. “Questa elencazione di spese – ha aggiunto – è offensiva. È un manifesto di indifferenza rispetto al doveroso controllo della spesa pubblica che chi ha un ruolo nell'amministrazione deve effettuare”.

Gli imputati

L’avvocato Forloni si è detta convinta che dal dibattimento sia emersa la responsabilità di tutti gli imputati: compreso l'ex assessore Massimo Ponzoni, l'unico di cui la Procura ha chiesto l'assoluzione. La legale ha spiegato come il danno non patrimoniale, quello di immagine, sia “dovuto alla violazione dell'art. 54 della Costituzione, in quanto non c'è stata disciplina e un onore adeguato nell'esercitare la funzione pubblica affidata”. Oltre all’assoluzione di Ponzoni, il pm Paolo Filippini ha chiesto la condanna di 56 persone, tra consiglieri, ex consiglieri ed ex assessori e il genero di Galli, per un totale di 145 anni. Tra cui 1 anno e 10 mesi per Giorgio Puricelli, ex fisioterapista del Milan, 2 anni 2 mesi per Nicole Minetti, ex igienista dentale di Silvio Berlusconi, 2 anni e 10 mesi per Renzo Bossi, figlio del Senatùr. E ancora 6 anni per Galli, accusato di aver pagato con i soldi pubblici il banchetto di nozze della figlia e di aver fatto ottenere indebitamente al marito di lei un contratto di consulenza con il Pirellone per 19 mesi per una cifra di oltre 196 mila euro lordi. E 4 anni di reclusione per Davide Boni e Paolo Valentini. Si ritorna in aula il prossimo 10 luglio per le arringhe difensive.

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