Ragusa, maxi evasione fiscale sulle strutture extra-alberghiere

Cronaca
Una volante della Guardia di Finanza (Fotogramma)
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Almeno 497 dei 690 fra bed & breakfast e affittacamere non avrebbero mai comunicato l'inizio dell'attività. In alcuni casi il "nero" avrebbe reso fino a 600mila euro in un anno

Un sistema redditizio, ma quasi completamente privo di regolamentazioni. È quello del settore di accoglienza turistica extra-alberghiera di Ragusa, smascherato da una serie di controlli degli uomini della Guardia di Finanza. Un'indagine che ha portato a scoprire che ben 497 delle 690 strutture presenti in città sarebbero prive della prescritta comunicazione di inizio attività. Di questo enorme giro d'affari non fanno parte solo bed & breakfast, ma anche affittacamere e case vacanze.

 

L'indagine – Il volume delle irregolarità è emerso solo dopo un primo esame delle Fiamme Gialle, grazie al quale è stato possibile riscontrare che su 45 strutture ritenute ad alto rischio nelle zone di Ragusa città, Ibla, Marina e Santa Croce Camerina, 39 erano completamente sprovviste di autorizzazioni. Per alcune di queste attività è stata accertata anche un'evasione di imposta prolungata. Secondo i risultati dei primi accertamenti dei militari, le violazioni ammonterebbero a circa 120mila euro. Ai presunti illeciti economici si aggiungerebbero, poi, quelli riguardanti la sicurezza del territorio. I controlli hanno infatti appurato che almeno in 11 casi non sono stati comunicati alla Questura competente i nominativi delle persone che hanno alloggiato presso le strutture in esame.

 

Il maxi evasore – Sietro una delle attività sottoposte a controllo e apparentemente gestite come bed & breakfast si celava una struttura che avrebbe dovuto dichiarare redditi d’impresa e non occasionali. Al centro di questo sistema un cittadino ragusano che avrebbe dichiarato di percepire 10mila euro all'anno. Sotto la sua amministrazione, però, ci sarebbero 39 stanze tra Marina di Ragusa e Kaucana (compresa una suite con vasca idromassaggio) e uno yacht di 15 metri, con 3 cabine. Il reale volume d'affari dell'uomo dimostrerebbe un'evasione fiscale su circa 600mila euro.

 

Lussuose abitazioni – Gli accertamenti condotti su un altro soggetto avrebbero condotto a scoprire la sua gestione, in nero e senza le previste autorizzazioni, di un complesso immobiliare di 80 appartamenti destinati a uso turistico sul litorale ragusano. L'uomo avrebbe gestito i lussuosi alloggi con piscina per conto di diversi proprietari, prima pubblicizzando le case attraverso un sito web, poi diventando il vero e proprio gestore del complesso. Dall'attività di reception fino alla riscossione degli affitti l'uomo avrebbe gestito incassi per un valore di 600-700mila euro all'anno, trattenendo per sé una percentuale che variava dal 10 al 30%, ma dichiarando redditi solo per qualche decina di migliaia di euro all'anno.

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