Caos a Venezia: tentano rapina, poi coprono la fuga con fumogeni

Cronaca
Il tweet de La Nuova Venezia
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Momenti di panico in piazza San Marco, dove alcuni malviventi hanno tentato il colpo in una gioielleria. Scoraggiati dalle urla di un turista che hanno allertato le forze dell'ordine, sono riusciti a scappare mentre la zona veniva avvolta dal fumo. Nessun ferito

Momenti di caos in piazza San Marco, a Venezia. Secondo le ricostruzioni, alcuni malviventi avrebbero acceso un fumogeno come diversivo per tentare una rapina in una gioielleria. Le urla di un turista, però, avrebbero allertato le forze dell’ordine e costretto i ladri a desistere. Per coprirsi la fuga, i malviventi avrebbero acceso un altro fumogeno: sono riusciti a dileguarsi mescolandosi tra i turisti, mentre una parte della piazza veniva avvolta dal fumo. Nella zona ci sono stati attimi di paura e confusione, ma non si registrano feriti. All’inizio si era anche pensato a un incendio nel campanile.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Venezia, fumogeni accesi sotto il Campanile e dietro il Quadri per coprire la rapina in gioielleria a San Marco <a href="https://t.co/Hy9eboPHcb">https://t.co/Hy9eboPHcb</a> <a href="https://t.co/XHzJ7BaNco">pic.twitter.com/XHzJ7BaNco</a>&mdash; laNuovaVeneziaMestre (@nuova_venezia) <a href="https://twitter.com/nuova_venezia/status/842746078818656257">17 marzo 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
La ricostruzione - I malviventi, almeno quattro uomini, sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza. Due di loro avrebbero gettato il fumogeno ai piedi del campanile e poi nella Calle del “cappello nero”, alle spalle del negozio, mentre altri due avrebbero cercato di entrare nella gioielleria. A questo punto le versioni sono contrastanti. Secondo alcuni, i banditi non sarebbero riusciti ad entrare perché il personale, sentite le urla di un turista che dava l’allarme, non ha aperto la porta. Secondo Guido Damiani, presidente del gruppo Damiani, invece due malviventi sarebbero “riusciti ad entrare nella gioielleria fingendosi clienti, uno dei due pare avesse una pistola. Il personale non ha subito conseguenze e non hanno portato via nulla”. A raccontarglielo sarebbe stata, al telefono, la direttrice del negozio. Quello che sembra certo è che i ladri, quando hanno capito che avevano attirato le attenzioni di polizia e carabinieri e stavano per essere braccati, sono fuggiti accendendo un altro fumogeno. Il colpo pare essere stato pianificato con accuratezza: le immagini delle telecamere, infatti, mostrano uno dei banditi mentre guarda per sette volte il proprio orologio, per coordinare l'azione con gli altri malviventi. Il negozio scampato alla rapina ha l’insegna storica di Missiaglia, ma è passato ad altri orafi.

Il precedente - Il nucleo investigativo dei carabinieri ha effettuato i rilievi e controlli sono stati attivati alla stazione ferroviaria, nei vari terminal portuali e all'aeroporto “Marco Polo”. Nella storia recente si tratta del secondo atto del genere in piazza San Marco. Il precedente ebbe come vittima la gioielleria “Tokatzyan”: un gruppo di rapinatori, protetto da dei pannelli per restauri in corso, era riuscito ad entrare nel negozi, legare i due commessi, sottrarre preziosi ed orologi per migliaia di euro. Gli autori del colpo, italiani, furono presto arrestati e condannati.

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