Milano, sequestrati 5 milioni di accessori di carnevale pericolosi

Cronaca
Due agenti davanti alla merce sequestrata (Foto: Fotogramma)
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Sequestrata merce, in grande parte cinese, per un valore di circa 15 milioni di euro in un magazzino vicino alla Stazione Centrale. Quattro gli imprenditori denunciati

Maxi sequestro di accessori di carnevale, potenzialmente pericolosi per la salute dei bambini. Lo hanno messo a segno, in un magazzino nei pressi della stazione centrale, gli agenti della polizia locale di Milano. Nell’operazione, denominata Arlecchino, gli agenti hanno ritirato dal mercato 5 milioni di pezzi, in gran parte provenienti dalla Cina. Quattro le persone denunciate.

 

Merci pericolose – Vari i prodotti finiti sotto sequestro, per un valore complessivo di ben 15 milioni di euro: dalle mascherine in plastica con i bordi taglienti (oltre che realizzate con sostanze tossiche) e quindi pericolose per chi le indossa, fino agli indumenti e ai costumi di carnevale, o alle parrucche infiammabili e che si appiccicano alla pelle, provocando irritazioni. Il materiale arriva in gran parte dalla Cina. Contraffazione e ricettazione i reati ipotizzati nei confronti dei quattro soci, tutti denunciati a piede libero, delle società di import-export che hanno immesso sul mercato giocattoli e articoli privi dei requisiti essenziali di sicurezza.

 

Controlli a tappeto - L'indagine, condotta dagli agenti dell’unità anti abusivismo della Polizia locale, è nata da una serie di controlli nei negozi che vendevano merce di carnevale. Dalla scoperta di materiale irregolare sugli scaffali di alcuni esercizi commerciali, gli investigatori sono risaliti al deposito vicino alla stazione centrale, dove sono stati scoperti gran parte degli oggetti sequestrati assieme a circa 300 mila sacchetti privi dei requisiti di biodegradabilità e altri 100 mila contraffatti (con immagini di cartoni animati).

"L'assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza ha ribadito “l’impegno del comune di Milano a proteggere consumatori e imprenditori onesti”, aggiungendo che “questa merce, oltre che pericolosa per i bambini, rappresenta un danno anche chi vende giocattoli di qualità e sicuri". 

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