Camorra, estorsioni e rapine: 9 arresti nel clan dei Casalesi

Cronaca
La casa di Francolise (Caserta) in cui nel 2012 è stato arrestato il boss dei Casalesi Massimo Di Caterino (Fotogramma)
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Le misure di custodia cautelare emesse a carico di presunti appartenenti alla fazione Bidognetti. Tra le accuse, ricettazione, furto aggravato, porto illegale d'armi e altri reati. Minacciato anche un pm

Nove persone sono finite in manette in un'operazione contro il clan dei Casalesi, fazione Bidognetti. Le misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, sono state eseguite dalla Polizia di Stato di Caserta. Le accuse vanno dall'estorsione alle minacce nei confronti di un pubblico ministero, con l'aggravante del metodo camorristico.

I capi d'accusa – Le ordinanze di custodia cautelare sono a carico di nove persone indagate a vario titolo per estorsione, detenzione e porto illegale di armi, furto aggravato, ricettazione, utilizzo indebito di carte bancomat e favoreggiamento. Tutti reati che sarebbe commessi con l'aggravante del metodo camorristico e – ritengono gli inquirenti – con il fine di agevolare la famiglia Bidognetti, appartenente al clan dei Casalesi.


Cinque arrestati, quattro ai domiciliari – L'inchiesta, svolta tra i mesi di agosto e novembre del 2015, ha preso le mosse, tra l'altro, dalle minacce nei confronti del pm Cesare Sirignano, protagonista di numerose inchieste sui Casalesi. Le nove misure restrittive nei confronti del gruppo – cinque  i provvedimenti di carcerazione, quattro ai domiciliari – sono state eseguite nelle province di Napoli, Caserta, Latina, Ravenna e Chieti.

Il "pizzo" e le minacce al Pm - Secondo gli inquirenti il gruppo - che utilizzava anche la fornitura di servizi di sorveglianza privata come forma di estorsione - farebbe parte della fazione legata a Francesco Bidognetti. A capo ci sarebbe Nicola Russo, 34 anni, operante a Castel Volturno, dove ai proprietari delle abitazioni sarebbe stata imposta una quota mensile per avere a disposizione un custode per la sorveglianza: una sorta di "pizzo", dato che chi si rifiutava di pagare - secondo gli inquirenti - si sarebbe ritrovato con l'abitazione danneggiata o saccheggiata. Durante le indagini sarebbero inoltre emerse le minacce di Russo nei confronti del Pm Sirignano. Tra gli arrestati anche Achille Pagliuca, evaso dal carcere e ritrovato in un'abitazione messa a disposizione proprio da Russo.

Il precedente di tre settimane fa – Il clan dei Casalesi era già stato duramente colpito da un un blitz dei Carabinieri all'inizio di febbraio. In quell'occasione 46 persone erano finite in manette in un'operazione contro il gioco online illegale e il traffico di stupefacenti gestiti appunto dal clan. Anche allora gli arresti erano stati eseguiti, oltre che in Campania, in altre regioni italiane, fino all'Emilia-Romagna.

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