Strage di Viareggio, i parenti delle vittime: “Moretti si dimetta”

Cronaca

La conferenza stampa dopo la condanna: “Offensive le dichiarazioni del difensore, la nostra battaglia continua”. Anm: "Giudici non sono populisti, applicano la legge"

I familiari delle vittime della strage di Viareggio chiedono le dimissioni di tutti coloro che sono stati condannati nel processo di primo grado di ieri e che hanno tuttora incarichi, come Mauro Moretti. Lo hanno detto gli stessi familiari aprendo la conferenza stampa di stamani a Viareggio.

 

<iframe width="560" height="319" src="//player.sky.it/player/external.html?id=323796" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>

 

A Moretti sia tolto il titolo di Cavaliere del lavoro - “Riteniamo offensive le dichiarazioni dell'avvocato di Moretti (che aveva parlato di sentenza populista, ndr)”, ha detto il portavoce, Marco Piagentini. “La nostra battaglia continua”, ha aggiunto: "E' moralmente inaccettabile che dopo una condanna di primo grado Mauro Moretti sia ancora a guidare un'azienda di Stato. Ne chiediamo le dimissioni e che sia tolto a Moretti il titolo di Cavaliere del Lavoro". Secondo Piagentini la politica deve intervenire: "Non si può tenere su una poltrona così importante un manager condannato in primo grado".


Anm: "Magistrati non sono populisti, applicano la legge" - Sulle parole dell'avvocazione di Moretti, è interve-nuta anche l'Anm per ribadire "che i magistrati non adottano provvedimenti populisti, ma emettono sentenze in nome del popolo italiano, seguendo regole di diritto di cui danno conto nelle motivazioni. Per questo le dichiarazioni rese dopo la sola pronuncia del dispositivo, ben prima di conoscere quali siano le motivazioni, appaiono ancora più gravi e sorprendenti e tendono a delegittimare gravemente la giurisdizione".

 

Sicurezza ferrovie, in 12 anni spesi 19,5 miliardi

<iframe width="560" height="319" src="//player.sky.it/player/external.html?id=323793" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>

 

"Imputati rinuncino alla prescrizione" - Da Piagentini anche un annuncio: "Chiederemo il ricorso in appello: il lavoro della procura va valorizzato". "E chiediamo a chi è imputato, se non si sente colpevole - ha aggiunto - la rinuncia alla prescrizione e di farsi giudicare in appello".

Cronaca: i più letti