Biella, via da ufficio postale perché allatta al seno. Madia: mai più

Cronaca
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Nella città piemontese una giovane mamma viene redarguita perché tenta di allattare il bimbo, di appena tre mesi. Poste Italiane smentisce, ma sulla vicenda interviene la ministra: "Subito una direttiva per impedire che avvengano episodi simili"

Una giovane mamma allontanata da un ufficio postale, perché allattava al seno il figlio di tre mesi. L’increscioso episodio è avvenuto a Biella. Immediata la smentita di Poste Italiane: “Nei nostri uffici nessun divieto di allattare”. Ma sull’accaduto è intervenuta subito via Twitter la ministra Madia: "In alcun luogo dovrebbe essere vietato #allattamento. Subito direttiva per tutta la #PA".

 

La vicenda - Una giovane mamma è col suo piccolo di appena 3 mesi, in un ufficio postale della città piemontese. Il bimbo comincia a lamentarsi perché ha fame. La donna trova rifugio in un angolo appartato e gli dà il seno. Ma i dirigenti dell'ufficio la richiamano, dicendole che è vietato allattare e che è consentito solo con il biberon. Incredula, la mamma, sfoga su Facebook la sua indignazione.

 

La ricostruzione della donna - A raccontare l'episodio al quotidiano online newsbiella.it è stata la stessa mamma: "Entro nell'ufficio postale, aspetto il mio turno, e mentre sono allo sportello mio figlio si sveglia e inizia a lamentarsi. Pago e mi metto in un angolo per sfamarlo. Come spesso accade, nel mentre si sporca, al che chiedo per cortesia di indicarmi il bagno". La risposta, riferisce la donna, è che l’ufficio postale “non è un bar e che non posso cambiarlo in mezzo ai clienti". "Alla fine siccome ero visibilmente scocciata e non mollavo - prosegue - mi invita a mettermi dietro ad un cartellone".

 

La replica di Poste Italiane - Nei nostri uffici nessun divieto di allattare, è la replica di Poste Italiane, che smentisce la ricostruzione della giovane donna: "nel caso di Biella la mamma ha allattato nella sala principale dell'ufficio postale e il personale si è reso disponibile a trovare la migliore soluzione affinché potesse prendersi cura del bambino con la  dovuta privacy”. "Oggi stesso - conclude la nota - Poste Italiane contatterà la neo  mamma con l'auspicio di ricomporre l'equivoco e invitarla presto nell'ufficio postale con la sua famiglia". Ma intanto il post della giovane mamma raccoglie decine di messaggi di solidarietà.

 

La presa di posizione della ministra Madia - “L’allattamento non deve mai essere vietato”, ha detto la ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, intervendo anche via Twitter sull’episodio.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">In alcun luogo dovrebbe essere vietato <a href="https://twitter.com/hashtag/allattamento?src=hash">#allattamento</a>. Subito direttiva per tutta la <a href="https://twitter.com/hashtag/PA?src=hash">#PA</a> <a href="https://t.co/ha3TM2Dwbq">https://t.co/ha3TM2Dwbq</a>&mdash; Marianna Madia (@mariannamadia) <a href="https://twitter.com/mariannamadia/status/825050907058503681">27 gennaio 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

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