Lettere ai vip con insulti, carta igienica e feci: due indagati

Cronaca
L'invio di una lettera (Getty Images)
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Operazione della Digos alle porte di Milano: un ex vigile inviava migliaia di missive con l'aiuto della compagna

Imbucavano almeno 10 lettere al giorno con insulti e carta igienica sporca, per un totale di migliaia di missive intimidatorie rivolte a politici, membri delle istituzioni, calciatori e personaggi del mondo dello spettacolo. Gli agenti della sezione investigativa della Digos di Milano hanno denunciato due persone, residenti a Rozzano, nell’hinterland del capoluogo lombardo, per diffamazione e minacce. Si tratta di un 71enne milanese, D.A., ex agente della polizia locale in pensione, e una 54enne originaria di Monza, D. T., compagna convivente dell’uomo.

Le lettere – L’indagine è cominciata nel 2014, quando agli uffici della Digos cominciavano a moltiplicarsi le segnalazioni di lettere che contenevano al loro interno un pezzo di carta igienica imbrattato di feci. Sulla busta l’indirizzo era scritto a mano in stampatello o in corsivo con inchiostro nero e, sulla parte in alto a sinistra, era indicata una sorta di accusa al destinatario di turno (come per esempio “pedofilo”, se la lettera era inviata a qualcuno accusato di aver abusato di minori). I francobolli erano solitamente di Paesi esteri, o comunque fuori corso, con l’annullo postale del centro smistamento Milano Borromeo.

Sorpresi in flagranza – Indagando sulle tracce biologiche e grazie alla collaborazione di Poste Italiane e degli esperti di francobolli milanesi, i poliziotti della Digos sono riusciti a risalire alla zona di invio delle lettere, in un tratto di una decina di chilometri tra Basiglio e Rozzano. Proprio a Basiglio, Il 24 gennaio, alcuni agenti in borghese hanno visto una donna scendere con sette lettere pronte per essere imbucate. Altre 110 missive sono state poi trovate a casa dei due, oltre a un serie di adesivi recanti insulti ai politici.

L’ossessione per le "ingiustizie" – L’uomo, che da vigile aveva ricevuto molti encomi per il suo servizio, ha riferito di essere ossessionato dalle notizie diffuse dai media, e da quelle che reputa “ingiustizie”. Di recente, ad esempio, ha scritto a tutti gli amministratori pubblici coinvolti della tragedia di Rigopiano. L'uomo, che è anche uno scommettitore di eventi sportivi, non esitava a indirizzare lettere minatorie a calciatori o società se reputava che un giocatore o una squadra avessero falsato il risultato di una partita. Oltre alle lettere e a una pistola regolarmente detenuta, in casa dell'ex vigile è stato trovato un quadernone pieno di indirizzi di politici, istituzioni e uffici di Polizia di tutta Italia. C’era anche l’indirizzo dello zoo di Copenaghen, per esempio, preso di mira per una vicenda del 2014, quando una giraffa era stata uccisa e data in pasto ai leoni, così come quello di un alto prelato accusato di pedofilia.  

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