Falsi matrimoni per ottenere permessi di soggiorno: 15 arresti

Cronaca
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L'operazione, partita a Savona, si è allargata in altre regioni italiane. L'organizzazione criminale offriva un pacchetto completo: c'erano anche il viaggio e gli amici per scattare le foto 

Viaggio, sposa e permesso di soggiorno. Nel pacchetto che un’organizzazione criminale offriva agli uomini stranieri che sognavano di vivere in Italia, c’era tutto. La banda è stata sgominata dai carabinieri di Savona: 15 le persone arrestate.

 

Maxi operazione in più regioni - L'indagine ha toccato Liguria,  Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Calabria e ha riguardato  extracomunitari irregolari finiti nella rete dei militari insieme a  donne italiane compiacenti. Le ordinanze sono state firmate dal gip savonese Francesco Meloni. L’indagine è stata coordinata dal pm Giovanni Battista Ferro e condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri, agli ordini del comandante provinciale Dionisio De Masi, del colonnello del reparto operativo Alessandro Ciuffolini e del capitano Alberto Azara del nucleo investigativo. Le accuse, a vario titolo, sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violazione della Bossi-Fini e induzione al falso ideologico. 

 

Operazione nozze d’oro – L’organizzazione criminale aveva messo in piedi una sorta di  agenzia di viaggi per fornire un servizio completo: matrimonio con  cerimonia civile, sposa compiacente, pubblicazioni e anche falsi  testimoni, amici e parenti e le foto di rito. Tra i 10 e i 12mila euro  il costo del pacchetto. L'attività serviva a garantire il regolare ingresso in  Italia dell'aspirante sposo, che poteva ottenere il rilascio del  permesso di soggiorno definitivo grazie alla sposa compiacente.

 

Il blitz - L'indagine è nata da accertamenti riguardo alcuni matrimoni sospetti,  registrati presso gli Uffici di stato civile di alcuni comuni liguri, e ha portato a una serie di servizi e circa 40 perquisizioni in tutta  Italia, che hanno consentito di accertare le singole responsabilità dei vari componenti della banda. Cinque persone sono finite in carcere, altre 10 - in  particolare le false spose compiacenti - si trovano ai domiciliari.

 

 

 

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