Maltempo: nelle zone del sisma la neve dà tregua, ma resta il gelo

Cronaca
La neve ad Amatrice

Temperature fino a meno 16 nelle aree colpite dai terremoti di agosto e ottobre. I residenti: "Ci siamo abituati". Emergenze invece per gli allevatori. Coldiretti: "Serve un riparo per gli animali". LE PREVISIONI

La neve dà una piccola tregua alle zone colpite dai terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre (LO SPECIALE), interessate da una perturbazione artica che ha portato, oltre ai primi fiocchi dell'anno (foto), gelo e temperature polari. Dalla mattina di sabato un forte vento si abbatte sulle macerie di Amatrice e Accumoli, dove nelle ultime ore le temperature hanno toccato anche i 10 gradi sotto lo zero. Gelo anche in Valnerina: meno 16 gradi a Castelluccio di Norcia e Forca Canapine, mentre a Cascia si è arrivati a meno 14. E' andata un po' meglio a Norcia dove il termometro ha registrato meno 9. 

 

Disagi contenuti alla viabilità - Contenuti i disagi alla viabilità, sia consolare che interna: l'Anas presidia il tratto della via Salaria, con uomini e mezzi impegnati senza sosta, mentre i colleghi dell'Astral, l'agenzia regionale che sovrintende alla viabilità interna, è impegnata senza sosta nel ripristino della viabilità locale. Tutte percorribili le vie d'accesso ad Amatrice, come riporta l'ultimo bollettino emanato proprio dall'Astral in mattinata, sia la comunale "Romanella" che la provinciale Saletta-Retrosi, dove vige l'obbligo di circolazione con pneumatici invernali o catene da neve. Si suggerisce, ovviamente, di guidare con prudenza, e di limitare al massimo gli spostamenti da e verso Amatrice e le sue frazioni.

 

Gli abitanti: "Qui siamo abituati" - La picchiata dei termometri verso il basso non ha creato particolari problemi alla vita quotidiana di quanti sono rimasti nel luoghi del terremoto. "Qui siamo abituati", scherza un abitante di Santa Giusta, frazione di Amatrice alle prese con freddo e neve. E in effetti, ad oggi, non si segnalano particolari criticità sull'emergenza abitativa, dal momento che la maggioranza della popolazione, sia ad Amatrice che ad Accumoli, è già alloggiata in sistemazioni provvisorie lontane dalle tende.

 

E' emergenza per gli allevatori - Diverso, invece, il discorso per gli allevatori e gli agricoltori, per i quali la situazione è tutt'altro che tranquilla: all'appello lanciato ieri da Coldiretti, affinché si intervenga in tempi rapidissimi per trovare un riparo non solo agli animali, ma anche alle stesse attività già duramente colpite dai fenomeni sismici, segue il duro attacco del sindaco Pirozzi alle istituzioni, in particolare a quella della Regione Lazio, "titolare" degli interventi in agricoltura: "La mia mente e il mio cuore vanno al mondo degli allevatori - tuona Pirozzi via radio - purtroppo si è verificato quello che avevo sospettato, e che in tempi non sospetti avevo ipotizzato, e cioé che se in tempo di emergenza, e il terremoto è un'emergenza, si continua a percorrere la strada di procedure pseudo-ordinate succede quello che sta succedendo ora, che a mesi di distanza il problema è ancora più che presente, con le stalle e le case a tempo per gli allevatori garantite per Natale e presenti solo per metà".

 

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