
Dopo l'alluvione di Genova del 9 ottobre, che ha causato la morte di un uomo e devastazione nella valle del Bisagno, in alcuni negozi continua la vendita di "merce alluvionata". Ma molti altri negozi non riusciranno ad aprire prima delle feste natalizie -

In esercizi come questo di via XX settembre, in pieno centro, si allestiscono vendite straordinarie "causa alluvione" -

Un negozio della zona di Borgo degli Incrociati, una delle più colpite dal violento nubifragio del 9-10 ottobre, ha invece riaperto per le festività natalizie con una "promozione alluvione" -

Ci sono poi commercianti che hanno spostato la merce in altri punti vendita -

Le vendite straordinarie serviranno anche a ristrutturare i negozi colpiti dall'alluvione di ottobre -

Altri esercizi si stanno organizzando per ripartire subito dopo le festività natalizie -

"Vicini a tutti i genovesi", non mancano i commercianti che si stanno preparando a riaprire al più presto -

Sono tante però le saracinesche abbassate che non annunciano, almeno a breve, la ripresa delle attività -

Le transenne sbarrano l'ingresso a un panificio in una delle zone più colpite dall'alluvione, che non riaprirà per le feste natalizie -

Niente addobbi natalizi neanche per le vetrine di questo punto vendita -

Transenne, vetrine coperte, porte sbarrate: tutti segni che la riapertura dei negozi potrebbe farsi aspettare -

Così le vie genovesi dello shopping sono meno allegre e frequentate che negli anni scorsi -

Intanto la Regione e la Camera di commercio fanno sapere di aver ricevuto 1.724 richieste di danni sotto i 40mila euro da parte di aziende private -

Il totale delle richieste di risarcimento è di 31 milioni di euro, 11 in più di quelli previsiti nel bando regionale. I fondi saranno distribuiti a partire dal 10 dicembre -

Un secondo bando da 20 milioni per le imprese che hanno subito danni sopra i 40mila euro è stato appena approvato dalla stessa Regione. Ci sono già più di 300 domande -