
Intorno alle 2.30 del mattino un incendio è scoppiato a Sud-Ovest di Milano, nella sede di via Inganni dell'Aler, l'ente che si occupa delle case popolari. Anche se l'azione non è stata rivendicata, si segue la pista dolosa -

Secondo quanto riferito dalla polizia, infatti, ignoti hanno infranto la finestra con una pietra e si sono introdotti per dare fuoco con del liquido infiammabile alla scrivania e ad alcuni faldoni -

All'interno dei locali sono stati trovati colli di bottiglia spaccati, che pare però non contenessero liquido infiammabile -

Ci sono voluti quattro mezzi dei vigili del fuoco e due ore di lavoro per domare le fiamme prima che potessero distruggere la sede -

"Quello è uno sportello per gli inquilini, non c'entra nulla con le assegnazioni - dicono all'Aler -. È un gesto davvero senza senso" -

Il fuoco ha devastato i locali interni, danneggiando scrivanie, computer e infissi. Quasi tutto il materiale cartaceo è bruciato -

Dopo l'incendio l'ufficio, in cui lavorano una decina di dipendenti, è rimasto chiuso al pubblico -

Da giorni comunque la tensione a Milano sul fronte casa e sgomberi è altissima -

La mattina prima dell'incendio all'Aler, Milano si era svegliata con cassonetti in fiamme e barricate in strada, nel quartiere Corvetto, in seguito allo sgombero di due centri sociali -

In serata c'erano state anche tensioni tra antagonisti e forze dell'ordine in centro -

La protesta seguita allo sgombero dei due centri sociali nella zona Sud di Milano, infatti, era legata a quella contro gli sfratti dalle case occupate -

Cigl, Cisl, Uil e Confsal parlano di "un nuovo, gravissimo, atto vandalico". "Lo stato di degrado e illegalità che sta vivendo Milano - si legge ancora nella nota dei sindacati - non è altro che la diretta conseguenza di una politica dell'abitare cieca" -