
3 novembre 2014: migliaia di infermieri hanno scioperato per chiedere maggiori tutele. La manifestazione principale si è tenuta a Roma, in piazza Montecitorio -

Centinaia di camici verdi e azzurri hanno protestato davanti al Parlamento. "Sono circa 30 mila gli interventi chirurgici programmati saltati", ha detto Andrea Bottega, segretario del sindacato di categoria Nursind -

I motivi dello sciopero li spiega il segretario del Nursind Andrea Bottega: "Chiediamo dignità per la nostra professione. Da anni lavoriamo con turni massacranti per il mancato turnover di chi va in pensione" -

"Nel mentre, oltre 25 mila giovani infermieri sono oggi senza lavoro. E, a fronte dei sacrifici che ci vengono richiesti, i nostri stipendi sono fermi al 2009", conclude il segretario del Nursind, sindacato degli infermieri -

"Abbiamo avuto adesioni in tutte le maggiori città italiane e negli ospedali sono garantite solo le urgenze", ha aggiunto Bottega -

Da Milano a Catania, da Roma a Pisa, continuano a giungere "dati incoraggianti" sulle adesioni allo sciopero, ha aggiunto Bottega, "anche se è ancora presto per avere una stima complessiva" -

"A Caltanissetta abbiamo avuto una partecipazione massiccia", spiega Salvatore Vaccaro, dirigente nazionale Nursind, "all'ospedale Sant'Elia si son registrate 300 adesioni su 500 infermieri" -

Presso l'azienda ospedaliera universitaria pisana, spiega Daniele Capuozzo, segretario amministrativo nazionale Nursind, "su 52 sale operatorie ce ne sono 30 bloccate" -

Secondo il segretario Nursind dell'ospedale Spallanzani di Roma, Adriano De Iuliis: "Molti colleghi vorrebbero essere qui ma non possono rinunciare ad un giorno di lavoro e a 50 euro in busta paga. Questo fa capire quanto sia critica la situazione" -

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha sottolineato come sia "essenziale permettere il turnover all'interno delle professioni sanitarie, perché congelare così l'accesso diventa un problema di qualità sanitaria per i prossimi anni" -

Ma il ministro ha garantito: "Questa è una delle questioni cui stiamo lavorando al tavolo sull'articolo 22 del Patto per la salute, che vedrà soluzione tra qualche giorno" -

"Quale cittadino vorrebbe essere assistito da un infermiere sapendo che lavora magari da 12, 18 o in alcuni casi di emergenza, perfino 24 ore di seguito?", chiede Andrea Cecconi, deputato del M5S e infermiere -

"Da infermiere dico che la categoria sta vivendo un periodo drammatico con turni di lavoro massacranti e stipendi molto ridotti rispetto agli altri Paesi europei", ha aggiunto Cecconi -

La manifestazione romana è iniziata alle prime ore del mattino ed è proseguita per molte ore in modo completamente pacifico -

Un momento dello sciopero all'ospedale Careggi di Firenze dove gli infermieri hanno incrociato le braccia in segno di protesta -