
Sono passati trenta mesi dal disastro all'ultimo viaggio della Costa Concordia. La nave da crociera naufragata all'Isola del Giglio nel gennaio 2012, è entrata in quella che sarà la sua destinazione finale: il porto di Genova -

All'alba del 27 luglio la Costa Concordia è arrivata a poche miglia da Genova. La nave è entrata nel porto Pra Voltri per essere presa in carico dai rimorchiatori liguri che l'hanno condotta in banchina -

Tutto era iniziato nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 quando la Costa Concordia si avvicinò troppo all'Isola del Giglio per effettuare il cosiddetto "inchino" e rimase incagliata su uno scoglio a un centinaio di metri dalla costa -

La nave, partita poche ore prima da Civitavecchia, stava effettuando una crociera nel Mediterraneo. Alle 21.45 urtò uno scoglio a 500 metri dal porto dell'Isola del Giglio, provocando uno squarcio di 70 metri sul lato sinistro dello scafo -

Alle ore 22.58 il comandante Francesco Schettino ha dato l'ordine di abbandonare la nave, che ospitava 4229 persone a bordo. Lo scafo ha iniziato ad imbarcare acqua molto rapidamente inclinandosi sul fianco di dritta -

La Costa Concordia è la nave passeggeri di maggior tonnellaggio mai naufragata della storia. Secondo le indagini successive, il comandante Schettino sarebbe sbarcato prima che le operazioni di salvataggio dei passeggeri fossero terminate -

Qualche giorno dopo il naufragio sono state pubblicate le registrazioni di alcune telefonate in cui il capitano Gregorio De Falco della capitaneria di porto di Livorno intimava al comandante di risalire sul relitto, ormai coricato sul fianco -

Le operazioni di soccorso sono andate avanti per giorni, nonostante il maltempo. I sommozzatori hanno ritrovato alcune persone ancora vive nel relitto ma il bilancio definitivo è stato di 32 morti e 110 feriti -

L'incidente ha causato 32 vittime. Trenta corpi sono stati recuperati nei giorni successivi al naufragio mentre i resti di uno dei 2 dispersi sono stati rinvenuti solo molti mesi dopo, quando la nave è stata riportata in asse -

Manca ancora il corpo di un disperso. Si tratta di un membro dell'equipaggio di origini indiane, Russel Rebello. I suoi resti sono stati individuati e si conta di recuperarne il cadavere durante la fase di smantellamento del relitto -

Dopo l'incidente, il comandante Francesco Schettino è stato arrestato con le accuse di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono di nave in pericolo. In seguito è stato messo agli arresti domiciliari, poi revocati il 5 luglio 2012 -

Nei giorni successivi al naufragio sono state fatte brillare alcune cariche esplosive per aprire varchi che consentissero ai soccorritori di entrare nel relitto per ispezionare le zone sommerse -

L'incidente aveva creato timori per un possibile disastro ambientale, visto che i serbatoi della nave contenevano 2400 tonnellate di olio combustibile. Lo svuotamento è iniziato il 24 gennaio 2012 terminando con successo due mesi dopo -

Dopo il naufragio, la Costa Concordia si è mossa di alcuni centimetri a causa delle onde. La società americana Titan Salvage, insieme all'italiana Micoperi, è stata incaricata del recupero e della rimozione del relitto -

Le operazioni di rimozione sono iniziate il 29 maggio 2012. A luglio i tecnici della Titan-Micoperi ha estratto dallo scafo lo scoglio che si era conficcato nel relitto -

Nell'aprile del 2013, invece, è stato montato sul lato sinistro il primo dei 30 cassoni (15 su ogni fiancata) necessari a rimettere in asse il relitto e permetterne il rigalleggiamento in acqua -

Il 16 settembre 2013 è iniziata la rotazione della nave, il cosiddetto "parbuckling", sotto la direzione di Nick Sloane. Si è trattato di un'operazione mai tentata prima per una nave di dimensioni così grandi -

Alle 4 del mattino del 17 settembre l'allineamento si è concluso con successo dopo circa 19 ore. Il raddrizzamento di 65 gradi della nave ha riportato a galla il lato sinistro rimasto sott'acqua per 20 mesi -

Intanto la vicenda giudiziaria legata al naufragio è andata avanti. Undici persone hanno patteggiato mentre la Procura ha negato questa possibilità al comandante Schettino -

Schettino resta l'unico imputato che andrà al dibattimento. Su di lui pendono accuse che vanno dall'omicidio plurimo colposo all'abbandono di persone incapaci di provvedere a se stesse -

Il 27 febbraio 2014, il comandante della Costa Concordia è tornato a bordo del relitto per un ultimo sopralluogo -

Nonostante la compagnia proprietaria avesse stipulato un'assicurazione da 500 milioni di euro, è stato stimato che verranno liquidati risarcimenti per oltre un miliardo di euro -

Per mesi si è discusso sulla destinazione che avrebbe dovuto ospitare il relitto per la demolizione. Il 30 giugno 2014 il Consiglio dei ministri ha annunciato che l'operazione sarebbe spettata al porto di Genova -

La procedura per il rigalleggiamento del relitto, il cosiddetto refloating, è iniziata il 14 luglio 2014 -

All'alba del 14 luglio sono cominciati i lavori per il rigalleggiamento. La nave si è staccata dal fondale su cui era adagiata e si è spostata di 30 metri. L'intera operazione non ha creato problemi dal punto di vista ambientale -

I cassoni montati ai lati sono stati riempiti d'aria per sollevare il relitto di una ventina di metri. Dopo alcuni giorni di lavoro è tornato ad essere visibile il nome della nave sullo scafo riemerso -

Dopo il rigalleggiamento, la Costa Concordia, trainata da due rimorchiatori oceanici, il Blizzard e il Resolve Earl, ha lasciato definitivamente l'isola del Giglio mercoledì 23 luglio -

Le 200 miglia nautiche di distanza dal Giglio a Genova sono state percorse in circa quattro giorni, passando tra la Corsica e l'Isola d'Elba -

L'ultimo viaggio della Costa Concordia è terminato. Il relitto della nave da crociera è arrivato all'ingresso del porto di Genova all'alba di domenica 27 luglio 2014. Qui verrà smantellata e demolita -

I due rimorchiatori oceanici si sono sganciati dal relitto che è stato preso in carico da