
A pochi giorni dalla fase di "refloating", il rigalleggiamento del relitto prima della rimozione, il Centro Carabinieri subacquei di Genova ha diffuso un video e nuove fotografie dei sommozzatori al lavoro all'interno della Costa Concordia -

Le immagini del video mostrano l'interno della nave dopo il suo raddrizzamento, quando mancano pochi giorni alle ultime operazioni di rigalleggiamento del relitto e del suo spostamento verso il porto di Genova previsto entro fine luglio -

Il video inedito, rilasciato il 3 luglio 2014, mostra i Carabinieri subacquei nelle loro ispezioni all'interno della nave -

Sempre il 3 luglio 2014 sono state diffuse fotografie inedite che risalgono a due anni fa ma non erano mai state rese pubbliche prima -

Nelle immagini, sia video che fotografiche, si vedono i sub mentre ritrovano oggetti appartenuti ai passeggeri. In altre sequenze si possono vedere i negozi e i bar ormai consumati dall'acqua -

I sub dei Carabinieri sono presenti dalle prime fasi dopo il naufragio e in particolare dal settembre del 2013 quando è stato effettuato il raddrizzamento del relitto (il cosiddetto "parbuckling") -

Il relitto della Concordia dovrebbe lasciare l'Isola del Giglio entro luglio per essere demolito a Genova. Il consorzio Titan Micoperi, responsabile della rimozione, ha terminato l'installazione dei trenta cassoni -

I tecnici hanno dato il via ai test che serviranno per la fase finale delle operazioni, quella del "refloating", il rigalleggiamento della nave -

Il video è totalmente privo di audio e permette di vedere la parte sommersa del relitto naufragato sulle coste dell'Isola del Giglio nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 -

I sub genovesi dei Carabinieri sono considerati un'eccellenza del corpo e son stati coinvolti in più occasioni dalla procura di Grosseto durante l'inchiesta -

I carabinieri subacquei di Genova hanno competenza su tutto il centro nord e quindi anche sulla Toscana. Questa fotografia risale al 2012, quando la Concordia non era stata ancora rimessa in asse -

Un'altra immagine del 2012 che testimonia il lavoro dei sommozzatori dell'Arma che dura ormai da circa due anni e mezzo -