
10 giugno. Circa 150 immigrati, tra rifugiati e richiedenti asilo, del Cara di Castelnuovo di Porto, vicino Roma, hanno protestato contro le condizioni in cui vivono e le modalità d’erogazione del “pocket money” (2,5 euro al giorno) –

Dalle 7 alle 9, nell’ora di punta per i pendolari che vanno a Roma, hanno bloccato la via Tiberina. Esponevano cartelli con scritto “Trattateci come esseri umani” e qualcuno si è anche sdraiato per terra. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri –

Ci sarebbe stata anche una carica di alleggerimento delle forze dell'ordine, senza entrare in contatto con chi protestava, per liberare la strada e far rientrare i migranti nel centro. Un carabiniere sarebbe rimasto lievemente contuso a una gamba -

Diversa la ricostruzione di alcune associazioni di migranti: “Gli agenti hanno provato a portare via di peso i migranti sdraiati pacificamente per terra e poi sono partite le cariche con donne e uomini manganellati e spintonati” –

“La situazione ora è sotto controllo, ma gli animi sono agitati perché i migranti vogliono parlare con l'ente appaltante del servizio di 'pocket money', cioè la Prefettura di Roma”, ha detto Vincenzo Lutrelli, direttore del Cara -

Al momento il Cara ospita “758 migranti”. Di questi, ha aggiunto Lutrelli, “i manifestanti visibili erano circa 150-200. Gli agenti sono intervenuti solo per mantenere l'ordine” -

Lo scorso 15 maggio, nello stesso Centro d’accoglienza per richiedenti asilo, c’era stata un’altra protesta per motivi analoghi –