
28 maggio 1974. Sono passati 40 anni esatti da quella mattina piovosa di maggio

Alle 10.12 una bomba piazzata in un cassonetto dei rifiuti esplose in piazza della Loggia a Brescia durante una manifestazione sindacale antifascista dispiegando tutto il suo potenziale

Otto morti e centinaia di feriti il bilancio della strage fascista.

Ma ancora oggi, dopo tre inchieste concluse con proscioglimenti e assoluzioni per mancanza di prove e dopo 900mila pagine negli atti, manca una parola fine che sul piano giudiziario indichi autori e complici della strage

Le prime indagini seguirono da subito la pista eversiva del neofascismo e cinque anni dopo si arrivò al primo processo

Nel 1979 la Corte d'assise di Brescia condanna all'ergastolo il neofascista Ermanno Buzzi e a 10 anni Angelino Papa, mentre assolvono o condannano a pene inferiori gran parte delle 16 persone incriminate

Il 18 aprile dell'81 Buzzi viene strangolato nel supercarcere di Novara. A ucciderlo sono Mario Tuti e Pierluigi Concutelli (foto), esponenti dell'eversione neofascista. Il sospetto è che Buzzi fosse intenzionato a parlare nell'imminente processo

Nell'82 la Corte d'assise d'appello di Brescia assolve tutti gli imputati compreso Angelino Papa. Stessa sentenza di assoluzione quella che arriva nell'85 dalla Corte d'assise d'appello di Venezia e poi nell'87 dalla Cassazione

Nell'84 si apre l'inchiesta bis. Imputati i neofascisti Cesare Ferri (foto), il fotomodello Alessandro Stepanoff e Sergio Latini, assolti nell'87 per insufficienza di prove e poi nell'89 dalla Cassazione con formula piena

Nel 1993 viene aperta la nuova inchiesta. Sono rinviati a giudizio nomi noti della cellula veneta di Ordine nuovo e personaggi già entrati nell'inchiesta sulla strage di piazza Fontana

Nel 2010, però, la Corte d'assise di Brescia assolve Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi, Francesco Delfino, Pino Rauti e Maurizio Tramonte per insufficienza di prove

Nel 2012 la Corte d'Assise d'Appello conferma le assoluzioni ma la procura fa appello

Si arriva così al 21 febbraio 2014. La Cassazione assolve definitivamente Delfo Zorzi, ex estremista di destra, da anni cittadino giapponese (foto), ma annulla le assoluzioni di Maggi e Tramonte, ordinando di celebrare un nuovo processo d'appello

Secondo la Cassazione, Maggi e Tramonte (foto) sono stati assolti da un "ipergarantismo distorsivo" che ha finito per "svilire" tutti i numerosi indizi raccolti contro di loro

Manlio Milani, che nella strage ha perso la moglie, presidente della Casa della memoria e una delle parti civili, legge la sentenza come "la conferma della responsabilità della destra e dei depistaggi"

E la Cassazione lascia ora accesa la speranza che da un'aula di giustizia esca finalmente il nome del mandante di quella bomba

Nel frattempo, una nuova verità potrebbe arrivare anche dai fascicoli sulla vicenda che dal 22 aprile scorso non sono più coperti dal segreto di Stato e sono liberamente consultabili da tutti

Mentre un francobollo celebrativo del valore di 70 centesimi ricorderà l'attentato. La vignetta mostra la colonna sbrecciata posta in Piazza della Loggia, drammatica icona del 28 maggio 1974. Sull'immagine la cifra "40", gli anni trascorsi dalla strage