
24 aprile. Alle 10.56 l’altoforno Lucchini di Piombino ha emesso l'ultima colata davanti a un gruppo di lavoratori. Ora l'impianto senza più minerale continuerà a bruciare coke per una ventina di giorni fino al suo definitivo spegnimento -

Le sorti di migliaia di famiglie sono appese a un filo. L’impatto negativo sarà attutito inizialmente con l’utilizzo di contratti di solidarietà. Il 30 maggio scadrà la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisizione dello stabilimento -

"L'altoforno sta tirando fuori gli ultimi respiri in un'atmosfera surreale e drammatica - ha detto emozionato Lorenzo Fusco, uno degli operai presenti -. Perlomeno non siamo stati noi a spegnerlo, ma è stato qualcuno ben più in alto" -

Buone notizie per il futuro dell'acciaieria arrivano dall’incontro della sera di mercoledì 23 aprile tra il premier Renzi, il sottosegretario Delrio, il ministro dell'Ambiente Galletti e il presidente della Regione Toscana Rossi -

''C'è una bozza di accordo'', afferma Rossi con l'augurio che ''si possa arrivare alla firma''. Ha, poi, chiesto di mantenere i dipendenti al lavoro nella bonifica dello stabilimento con contratti di solidarietà -

Agli oltre 4.500 lavoratori coinvolti è arrivata la solidarietà di Papa Francesco, che risponde a un loro videomessaggio chiedendo ''ogni sforzo di creatività e di generosità'' per chi perde il lavoro -

Sabato 26 aprile Beppe Grillo visiterà gli operai della Lucchini. A confermarlo il candidato a sindaco del Movimento 5 stelle nella città toscana Daniele Pasquinelli: "Abbiamo chiesto a Grillo e lui ha accettato di venire" -