
Esattamente un anno dopo il rogo che distrusse la Città della Scienza, il 4 marzo 2013, doveva arrivare la firma tra Regione, Comune, autorità e ministeri per la ricostruzione del polo museale napoletano -

All'ultimo l'accordo però è saltato. Alla base della rottura contrasti tra Comune e Regione sulla questione della bonifica di Bagnoli che il Comune vorrebbe fosse inserita nell'accordo

Contro l'accordo si erano schierati giovani dei centri sociali (come l'Iskra) con le famiglie, con una manifestazione per chiedere prima di tutto la bonifica di Bagnoli -

"Oggi - spiegava uno dei rappresentanti della protesta - si firma un accordo che non è stato condiviso con chi vive e lotta per la salute e il lavoro in un'area in cui bisogna prima mettere mano alle bonifiche del disastro ambientale e poi ricostruire" -

I giovani precisano di non avere nulla contro Città della Scienza, ma esprimono preoccupazione per "la questione del ripristino della linea di costa in un accordo in deroga al piano regolatore" -

I manifestanti hanno esposto alcuni striscioni tra cui uno che dice: "Bonifica, salute e spiaggia per tutti". Un altro, che chiede ancora la spiaggia pubblica, ricorda: "Il 2% dei napoletani possiede un'imbarcazione, il 98% possiede un costume da bagno" -

Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza, invece dice: “E’ un giusto accordo che realizza un ambiente dove la gente potrà vivere bene ma anche un presidio di cultura. La protesta della minoranza è però legittima” -