
27 febbraio - Il comandante Francesco Schettino è salito a bordo della Costa Concordia due anni dopo il naufragio della nave che costò la vita a 32 persone

"C'e' chi ha patteggiato ammettendo colpe, io invece ci ho messo la faccia. Prima di dire Schettino è il colpevole o il responsabile, aspettiamo", ha detto.

Schettino è stato il primo del suo gruppo a sbarcare da una pilotina e salire da una scala esterna appoggiata al relitto

In precedenza il relitto era stato raggiunto dal gruppo con i giudici del tribunale di Grosseto

Schettino era accompagnato invece dal suo avvocato difensore Domenico Pepe

A Schettino è stata consegnata una mappa dettagliata dei ponti emersi della nave, su cui sono riportati i tragitti e gli itinerari per recarsi in sicurezza alla sala del generatore di emergenza, l'apparato obiettivo del sopralluogo odierno per la perizia

Schettino sulla Concordia

L'avvicinamento al relitto

Schettino prima di salire sulla Concordia

Schettino è arrivato prima all'albergo dove è stato istruito sulle modalità di accesso alla nave

"Sono all'isola del Giglio per contribuire all'accertamento della verità, mettendoci la faccia, come ho sempre detto", aveva detto il giorno prima

Al porto dell'Isola del Giglio

L'auto sui cui viaggiava al Giglio è stata "scortata" da una barriera di operatori tv e fotografi che ne hanno quasi bloccato la marcia

La presenza di Schettino sulla Concordia è importante, ha spiegato il suo avvocato Domenico Pepe: "Potrà indicare cosa non ha funzionato"

L'arrivo al porto del Giglio nella mattina del 27 febbraio

Schettino al Giglio prima di salire sulla Concordia