Contatti tra politica e camorra, arresti a Monza

Cronaca

I pm: "La città brianzola era, sotto il profilo criminale, un'enclave campana, ed emerge in maniera molto chiara". In manette anche l'ex assessore all'Ambiente del Comune lombardo. E spunta il tariffario: 30 euro a voto

Arresti e perquisizioni in varie province della Lombardia e della Campania. I carabinieri del Gruppo di Monza hanno sgominato una banda specializzata in furti, rapine estorsioni e riciclaggio con contatti anche nel mondo della politica. Tra gli arrestati figura l'ex assessore all'Ambiente del Comune di Monza, Giovanni Antonicelli.
Nell'indagine coordinata dalla Procura di Monza, che ha portato all'esecuzione di 37 custodie cautelari, è rimasto coinvolto anche un ex consigliere comunale di Milano, in carica tra il 2009 e il 2011.

Il tariffario: un voto 30 euro - Si tratta di Renzo Di Biase, in carica col Pdl tra il 2009 e il 2011. E spunta un 'tariffario per la compravendita dei voti. Di Biase si ipotizza possa essere stato favorito nelle elezioni comunali del 2011 dall'associazione criminale con a capo Giuseppe Esposito. Al momento Di Biase non risulta indagato e gli inquirenti stanno cercando di capire se fosse consapevole dell'appoggio fornitogli dall'organizzazione criminale. In una intercettazione invece Esposito parlava anche di un tariffario per la compravendita dei voti su Milano: 30 euro per il voto singolo e 50 euro per quello di una famiglia.

Pm: Monza enclave della camorra - "Monza, da quanto emerso dai lunghi accertamenti dell'indagine, era, sotto il profilo criminale, un'enclave campana, ed emerge in maniera molto chiara". Lo ha detto il sostituto procuratore salvatore Bellomo, a margine di una conferenza stampa al Comando provinciale dei carabinieri di Milano. "Nelle intercettazioni - ha precisato Bellomo -  il personaggio di spicco dell'operazione, Giuseppe Esposito, si vantava di preservare Monza 'dall'invasione della 'ndrangheta"'.

Gli arrestati sono 37 - L'indagine, denominata "Briantenopea", ha consentito di svelare l'esistenza, nel Monzese, di una radicata associazione per delinquere composta, prevalentemente, da soggetti italiani di origine campana di elevato spessore criminale, in contatto con esponenti di clan camorristici del napoletano come i Gionta e i Mariano.
Tra i destinatari del misura restrittiva in carcere figura Giovanni Antonicelli, già assessore all'Ambiente e Acque, con delega all'ecologia, smaltimento rifiuti, manutenzione cimiteriale, patrimonio, demanio e alloggi comunali, dell'Amministrazione comunale di Monza in carica dal 2007 al 2012. Il gip di Monza ha emesso 43 misure nei confronti di soggetti indagati a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni, usura, furti, ricettazione, riciclaggio, spesa di banconote false, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e di armi, e di reati contro la pubblica amministrazione. Gli arrestati, al momento, sono 37.

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]