Corona, fine della latitanza: si consegna a Lisbona

Cronaca

È durata quattro giorni la fuga del fotografo dei vip. Braccato dalla polizia, si è costituito poco dopo aver annunciato la sua decisione in un video diffuso su internet. Giovedì l’udienza al tribunale portoghese, nei prossimi giorni l’estradizione

È durata quattro giorni la latitanza di Fabrizio Corona. Il fotografo dei vip, condannato dalla Cassazione a cinque anni di reclusione per estorsione , si è consegnato alla polizia portoghese a Lisbona, dove era arrivato dopo essere partito in macchina da Milano e aver attraversato la Francia. Poco prima di costituirsi, ha annunciato la sua decisione in un messaggio audio postato dal suo staff su Facebook. "Sono arrivato adesso in Portogallo dopo quattro giorni di viaggio, mi sto consegnando spontaneamente alle autorità portoghesi", aveva detto. E attraverso il suo legale aveva aggiunto: "Non sono fuggito, me ne sono andato dall'Italia perché turbato da una sentenza ingiusta e perché temo per la mia vita nelle carceri italiane".


La polizia: "Più che costituito si è arreso" - Sull'episodio la Polizia di Stato ha però precisato che Corona, vistosi braccato, ha anticipato l'arresto consegnandosi alla polizia portoghese. "Più che costituito si è arreso", è il commento dei vertici milanesi della Questura. Gli investigatori della Squadra Mobile, infatti, erano già sulle sue tracce. A tradire il fotografo è stato il controllo satellitare Gps del dispositivo antifurto dell'auto usata per la fuga. Proprio grazie alla tecnologia gli agenti hanno potuto accertare con esattezza gli spostamenti che Corona ha compiuto all'estero.

Tutte le tappe della fuga
- Parlando a SKyTG24 ( VIDEO ) il questore di Milano, Luigi Savina, è entrato nel dettaglio delle varie tappe della fuga. Da una prima ricostruzione, Corona sarebbe partito venerdì scorso da Milano con una Fiat 500 prestata da una sua amica. Direzione: la provincia di Modena, dove presso l'abitazione di alcuni conoscenti avrebbe atteso l'ufficialità del provvedimento a suo carico. Nella serata di venerdì sarebbe rientrato a Milano, per poi raggiungere la frontiera italo-francese di Ventimiglia, arrivando in Francia nella mattinata di sabato con un collaboratore. A Narbonne, in Francia, è stato "agganciato" per la prima volta. Si ritiene che abbia raggiunto Lisbona, da solo, la domenica mattina. "Si sta procedendo alla verifica delle posizioni di eventuali complici nella fuga del latitante", ha precisato il questore di Milano.

Gli investigatori: "Ha pianto". L'avvocato: "Non è vero" - Fabrizio Corona si è presentato mercoledì 23 gennaio, alle 10:30 italiane, nella stazione ferroviaria Monte Abraham Queluz, alla periferia di Lisbona. Lì ha dato appuntamento agli agenti portoghesi per consegnarsi. Appare in preda a un evidente sconforto e "piange", hanno dichiarato gli investigatori. Ma l'avvocato del fotografo, Nadia Alecci, ha smentito le lacrime ( IL VIDEO ).

Giovedì il tribunale portoghese, poi l'estradizione - Dopo l'arresto Corona è stato accompagnato presso gli uffici della “Unitad Information y Investigation Criminal de Policia Judicial” di Lisbona dove, dopo la formalizzazione degli atti, resterà in attesa dell'udienza davanti al “Tribunal da relacao”, che si terrà giovedì alle 10. Per l'estradizione invece ci vorranno diversi giorni, forse una settimana.
Con la fuga il fotografo ha peggiorato la sua situazione. La procura ha spiegato che Corona non ha commesso il reato di evasione, ma ha violato il provvedimento di affidamento in prova ordinato dal giudice di Milano dopo la condanna - sempre per estorsione - nei confronti di Francesco Coco e Adriano . Tra revoca di benefici di legge e condanna definitiva per l'estorsione ai danni di Trezeguet dovrà scontare 7 anni, 10 mesi e 17 giorni di carcerazione. Corona, poi, rischia di incorrere, nei prossimi mesi, in altre condanne definitive.

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