Giglio, De Falco a SkyTG24: "Non mi sento un eroe"

Cronaca
Gregorio De Falco

Il comandante della capitaneria di Livorno, protagonista della drammatica telefonata con Schettino, si è recato sull’isola per l’anniversario del naufragio della Concordia. “Quella frase mi ha danneggiato, sono sparito per rispetto delle vittime”

"Non mi sento un eroe, ho fatto solo il mio dovere". Così a SkyTG24 il comandante Gregorio De Falco, presente all’Isola del Giglio per l’anniversario del naufragio della Costa Concordia e per assistere alla messa in ricordo delle 32 vittime . De Falco, protagonista del famoso litigio al telefono con il comandante Schettino, non sembra però ricordare con piacere la sua frase (“ salga a bordo, c… ”) che in breve aveva fatto il giro del mondo: “Mi pesa tanto non farmi vedere, ma quella frase mi ha danneggiato molto. Psicologicamente è stato molto pesante e penso che potrò spiegarlo solo tra qualche tempo”.

Guarda la seconda parte dell'intervista:


“Sono scomparso in questi 365 giorni – ha aggiunto De Falco – perché c’era stata una eco eccessiva a mio modo di vedere, e quindi ho cerato di evitare che quella sovraesposizione diventasse impregnata su di me e su quella mia frase. Adesso però è passato un anno. E’ l’occasione per stringere idealmente la mano a tutti i parenti delle vittime e io lo voglio fare. La mia frase? Era il punto finale di un’escalation. Tutto quello che facciamo lo facciamo perché abbiamo una enorme esperienza e questa esperienza la tramutiamo in competenza specifica”.

Ai giornalisti che poi gli hanno chiesto maggiori informazioni sulla voce circolata negli ultimi giorni su una sua possibile candidatura alle elezioni politiche nelle liste di Mario Monti, il comandante De Falco ha risposto: "Se avessi ricevuto una richiesta di candidatura da Monti o da altri ne sarei stato onorato e l'avrei valutata, ma la richiesta non è arrivata".

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