Proteste e violenze in Val Susa: diversi i feriti

Cronaca
Barricate sulla A32

Sgomberati i blocchi sull’A32 con ruspe e lacrimogeni. Contusi 3 agenti e un'attivista. Operatori di CorriereTv malmenati. I No Tav: "Li abbiamo solo invitati ad allontanarsi". Bloccati per alcune ore i binari a Bussoleno. Cancellieri: "Fermezza assoluta"

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La telefonata del leader No Tav prima di cadere
La diretta dei No Tav su Twitter - Le foto
Le immagini di tutte le proteste No Tav

(in fondo all'articolo tutti i video sui No Tav)

Resta alta la tensione in Val di Susa. Binari occupati, autostrade e tangenziali bloccate, sassaiole contro la polizia che risponde con cariche per sgomberare i presidi dei manifestanti e l'aggressione da parte dei No Tav a una troupe televisiva di Corriere.tv (GUARDA LE FOTO).
Al termine di una giornata di scontri, un carabinere, un ispettore e un agente di polizia restano feriti dopo che un gruppo di antagonisti prova a superare il cordone di forze dell'ordine sulla autostrada A32. Ferita in modo lieve anche una manifestante.
Poche ore prima, alla stazione Principe di Genova, una trentina di manifestanti dei comitati 'No Tav' con il volto coperto da un cappuccio è prima transitata sui binari, minacciando di bloccare il traffico ferroviario. Poi, prima di fuggire, hanno danneggiato un treno "Frecciabianca" che si trovava fermo in stazione lanciando un vaso contro il convoglio. Alcuni vetri del treno sono andati in frantumi o sono rimasti danneggiati.
Nel corso della notte tra martedì e mercoledì 29 febbraio sono invece andate a fuoco tre automobili, una catasta di legna e il telone di un Tir (GUARDA LE FOTO). La natura degli incendi è da chiarire, ma i No Tav sostengono che si è trattato in alcuni casi di incidenti o di gesti ai loro danni.
I sindaci della Valle hanno chiesto al prefetto di Torino di interrompere i lavori di ampliamento del cantiere. Sull'argomento è intervenuto anche il governo. "Dialogo, ma fermezza assoluta", ha detto il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. Ventiquattr'ore prima, il ministro dei Trasporti e dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, aveva detto: "Il lavoro deve continuare nel modo migliore".

Aggredita troupe di giornalisti - Nel pomeriggio del 29 febbraio diversi operatori e giornalisti sono stati aggrediti. Due uomini della troupe televisiva dell'agenzia H24 che segue le proteste in Val di Susa per Corriere.it e che il giorno prima aveva registrato il video nel quale un manifestante No Tav offende un Carabiniere, ha subito un'aggressione a Chianocco. Secondo la ricostruzione dei giornalisti, i manifestanti gli avrebbero sottratto il materiale video girato e le attrezzature, tagliato le gomme del furgone e aggredito fisicamente uno di loro: "Tre operatori di H24-Corriere Tv", si legge sul sito, "sono stati aggrediti da un gruppo di una quarantina di manifestanti «No Tav» (alcuni incappucciati) intorno a mezzogiorno. Sono stati spintonati e malmenati, uno di loro ha ricevuto un pugno in faccia. I tre stanno bene, non sono feriti. Le attrezzature sono state gettate a terra e danneggiate, così come il pick up bianco sui cui era il materiale per la trasmissione satellitare". 
Ha assistito all'aggressione anche un giornalista di Tgcom24 che racconta di aver sentito delle urla e di essersi avvicinato al suv bianco: "Uno dei manifestanti mi ha urlato di mettere giù il telefono con cui stavo chiamando il caporedattore e me lo ha fatto volare. I manifestanti avevano paura di essere ripresi. La situazione si è fatta tesa e abbiamo iniziato a discutere. Ci siamo recati alla barricata e ci siamo rimasti due ore per spiegarci. Lì i manifestanti ci hanno detto di avere paura di essere ripresi e identificati".

No Tav: "Nessuna aggressione, solo invito ad andarsene" - I No Tav sostengono che invece che non c'è stata alcuna aggressione e che la troupe è stata semplicemente invitata ad allontanarsi. Sul loro sito i manifestanti scrivono che "giunti sul posto i no tav accorsi hanno trovato tre individui in un a dir poco ambiguo mezzo fornito di antenne direzionali, lampeggiante blu con tanto di sirena acustica, microfoni per le intercettazioni ambientali, caschi e maschere antigas. (...) Per la loro incolumità vista la situazione di forte tensione anche emotiva sono stati invitati ad allontanarsi e così i tre con un altro mezzo a loro disposizione."

Il video di CorriereTv con l'attivista che insulta il carabiniere -
Gli operatori di  H24 aggrediti sono gli stessi che il 28 febbraio hanno girato un video, pubblicato su Corriere.it, che mostra un manifestante appoggiato su un guard rail dell'autostrada bloccata che insulta ripetutamente un agente che resta immobile e non reagisce alle provocazioni. "Per quello che guadagni non ne vale la pena. Parla invece di fare i gesti, pecorella" dice tra le altre cose il giovane. E il giorno dopo, il comandante Generale dell'Arma Leonardo Gallitelli ha conferito un 'encomio solenne' al carabiniere complimentandosi "per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate, che hanno impedito ad una situazione delicata di degenerare in ulteriori incidenti".

Guarda il video:




I sindaci: stop ai lavori e stop alle manifestazioni -
E intanto non mancano le reazioni dei sindaci. "Ho chiesto lo stop ai lavori di allargamento del cantiere della Tav e, allo stesso tempo, chiedo al Movimento No Tav di interrompere le manifestazioni sabato e domenica per consentire ai turisti di raggiungere le nostre località sciistiche", dice Sandro Plano, presidente della Comunità montana Valsusa. (GUARDA IL VIDEO).

No Tav: "Gli incendi appiccati ai nostri danni" - I leader del movimento No Tav tornano invece sugli episodi successi nella notte tra il 28 e il 29 febbraio: auto, cataste di legna e il telone di un tir andato a fuoco. "Voi brucereste mai oggetti che sono di vostra proprietà" dice Alberto Perino ai microfoni di SkyTG24. "E' evidente - aggiunge  - che si tratta di azioni messe in atto da chi intende screditare il movimento". (GUARDA IL VIDEO)

Restano gravi le condizioni di Luca Abbà - Sono stazionarie, ma con lievi segni di miglioramento, invece le condizioni di Luca Abbà, il leader del Movimento No Tav ricoverato al Cto di Torino dopo essere caduto, il 27 febbraio, da un traliccio dell'alta tensione sul quale era salito per protestare contro l'allargamento del cantiere della Tav Torino-Lione in Valsusa. I medici - ha detto il direttore del dipartimento di emergenza del Cto, Maurizio Berardino - ipotizzano di mantenerlo in coma farmacologico per l'intera settimana. La prognosi resta riservata.

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