Milano, Wagon Lits: un lavoratore scende dalla torre

Cronaca

Oliviero Cassini, uomo simbolo della protesta contro la soppressione dei treni notte delle Ferrovie e i conseguenti licenziamenti, lascia la stazione Centrale dopo oltre due mesi. La battaglia però continua: sulla struttura resta Stanislao Focarelli

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Ha passato la fase più rigida di questo inverno sopra una torre della stazione Centrale di Milano. Una forma di protesta estrema contro il taglio dei treni notte delle Ferrovie, e i conseguenti esuberi di personale. Oggi, venerdì 24 febbraio, ha deciso di scendere a terra.
Oliviero Cassini, questo il nome dell'uomo simbolo della protesta dei lavoratori ex Wagon Lits licenziati il 13 dicembre, era salito sulla torre faro del binario 21 della stazione del capoluogo lombardo l'8 dicembre scorso. La protesta, però, continua. Sulla struttura rimane ora un altro lavoratore: Stanislao Focarelli (LEGGI L'INTERVISTA), di 37 anni, di Voghera (Pavia), che si era aggiunto in un secondo momento, il 3 febbraio scorso.

La decisione di scendere dopo il parere dei medici -
La protesta di Cassini, terminata alle 4.10 del 24 febbraio, era iniziata l'8 dicembre 2011, per manifestare la contrarietà degli 800 dipendenti della Wagon Lits licenziati a seguito della soppressione dei treni notturni.
Prima di lui, avevano ceduto al freddo e a problemi di salute gli altri due colleghi che sempre l'8 dicembre si erano 'stabiliti' sulla torre del binario 21. A costringere Cassini alla resa pare sia stata la necessità di accertamenti medici.

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