
Michele Zagaria, detto “capastorta”, in manette il 7 dicembre 2011. Era ricercato dal 1995. “Avete vinto voi, ha vinto lo Stato”, ha detto agli uomini che lo arrestavano. È solo l’ultimo dei super boss dei Casalesi finiti in carcere -

Un anno prima, il 17 novembre 2010, a finire in prigione era stato Antonio Iovine, detto “o’ninno”. Era latitante dal 1995. Mentre la Polizia lo portava via, non ha mai smesso di sorridere ai flash dei fotografi -

Il 14 gennaio 2009 finisce la latitanza, iniziata nel 2008, di Giuseppe Setola. Era a capo dell’ala più sanguinaria dei Casalesi. Anche lui al momento dell’arresto ha detto: “Avete vinto voi”. È stato preso mentre tentava una fuga sui tetti -

Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, era ricercato dal 1993. Fu arrestato a Casal di Principe l’11 luglio 1998. Fino a quel momento era il capo indiscusso del clan -

Il braccio destro di “Sandokan”, altro capo del clan dei Casalesi, finì in cella il 18 dicembre 1993: Francesco Bidognetti detto “Cicciotto 'e mezzanotte” -

Il clan dei Casalesi nacque con Antonio Bardellino. Secondo le versioni ufficiali il capo storico sarebbe stato ucciso nel 1988 in Brasile da Mario Iovine. Il suo corpo, però, non è mai stato trovato -

Non solo Casalesi. Duri colpi sono stati inferti di recente anche ad altri clan mafiosi. Il 9 novembre 2011 a Reggio Calabria è stato arrestato Sebastiano Pelle, boss della cosca di San Luca ricercato dal 1995 -

Ora l’ultimo grande boss ancora libero è Matteo Messina Denaro, capo di Cosa Nostra latitante da 18 anni. “Diabolik”, com’è soprannominato, ha preso il comando della mafia dopo l’arresto di Bernardo Provenzano, avvenuto nel 2006 (dopo 43 anni di ricerche)