"Il nostro obiettivo è scoprire chi è il responsabile", ha detto ai microfoni di SkyTG24 la sorella della studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007. Lunedì 3 la corte d'assise d'appello ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito. GUARDA IL VIDEO
LE REAZIONI:
Impietriti: la reazione dei familiari di Meredith
La gioia dei familiari di Amanda e Raffaele
La folla urla Vergogna: VIDEO
I pm: pressione mediatica, ricorreremo in Cassazione
LE FOTO:
Le reazioni alla sentenza - L'ultima udienza di Appello - Così la stampa estera - Il delitto di Perugia: L'ALBUM
LA VICENDA GIUDIZIARIA:
Sollecito e Knox: la sentenza di primo grado
E intanto Rudy sconta la condanna definitiva per "omicidio in concorso"
Amanda e Raffaele: più di mille giorni in carcere
"Il nostro obiettivo è scoprire il responsabile dell'omicidio". A parlare, ai microfoni di SkyTG24 è Stephanie Kercher, sorella della studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007 ( guarda il video in alto ). Parole che arrivano il giorno dopo il verdetto della corte d'assise d'appello che ha assolto dall'accusa di omicidio Raffaele Sollecito e Amanda Knox , ribaltando la sentenza dei giudici di primo grado .
Nella mattina di martedì 4 la famiglia Kercher ha tenuto una conferenza stampa prima di partire per Londra. I congiunti di Mez hanno sottolineato "di non capire un verdetto rovesciato". "Di non avere alcunché di personale con Amanda". "A me non interessa - ha detto la madre di Meredith, Arline - se Amanda fa il suo show. Comunque mia figlia non tornerà a casa". Il fratello Lyle si è quindi augurato che la giustizia faccia emergere la verità. Perché, ha spiegato, "la mia famiglia non vuole vedere in prigione innocenti ma resta l'interrogativo: se Rudy Guede è stato condannato con l'accusa di omicidio in concorso, chi sono gli altri?".
Guarda la conferenza stampa della famiglia Kercher