Arrivata a Roma la salma di Vittorio Arrigoni

Cronaca
Il feretro di Vittorio Arrigoni giunto all'aeroporto di Fiumicino
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Giunto in Italia dal Cairo il feretro del volontario ucciso a Gaza. Ad accoglierlo in aeroporto a Fiumicino simpatizzanti, una delegazione palestinese e una dal suo paese di origine, Bulciago. Fiaccolata davanti all'istituto di medicina legale di Roma

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Una grande bandiera palestinese, con sopra delle rose, retta da decine di pacifisti italiani e palestinesi. Intorno cartelli e striscioni con la foto di Vittorio Arrigoni e le scritte: "Con Vittorio nel cuore restiamo umani", "Ciao Vick", "Vick, le tue idee non moriranno mai". E poi in tanti con indosso le kefiah e in mano tante rose e garofani.
Così la sera di mercoledì 20 aprile all'aeroporto di Fiumicino oltre 300 persone tra pacifisti, simpatizzanti pro Palestina, rappresentanti di associazioni palestinesi a Roma e amici hanno salutato l'uscita del feretro dall’aereo che ha riportato in Italia la salma di Vittorio Arrigoni. Un lungo applauso ha accolto la bara, avvolta da bandiere palestinesi e con sopra una piccola corona di fiori su cui campeggiava la scritta "Vittorio, we will never forget you".
Il corpo del volontario, rapito e ucciso nella striscia di Gaza, è arrivato dal Cairo a Roma con un volo di linea dell’Alitalia intorno alle 19.30. Aereo sul quale c'era anche Osama, l'amico palestinese di Vittorio che era volato da Londra al Cairo per accompagnare il feretro nel viaggio di ritorno. E che poi ha liberato la bara dal cellofan protettivo, una volta atterrato, prima di stringere in un abbraccio i familiari.
Subito dopo la salma è stata caricata su un carrello diretto alla Cargo City per il disbrigo delle pratiche burocratiche. 
Ad accogliere il feretro c’era anche una delegazione del presidente palestinese Abu Mazen, composta, tra gli altri, dal ministro degli Affari religiosi Al Habbash e dal reverendo Issa Elias Issa Musleh del Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme. All’aeroporto erano presenti anche la deputata lecchese del Pd Lucia Codurelli, una folta delegazione del Comune di Bulciago (Lecco), di cui era originario Arrigoni, l'ambasciatore della Palestina a Roma Sabri Ateyeh e il portavoce della comunità palestinese in Italia Diabhaitali.
L’autopsia di Arrigoni è fissata per giovedì 21 aprile all'istituto di medicina legale di Roma, dove il corpo è arrivato in serata, accolto da una fiaccolata. La salma raggiungerà poi Bulciago, dove domenica 24 alle 16.30 si svolgeranno i funerali. L'accertamento medico-legale, affidato al professor Paolo Albarello dell'istituto di medicina legale de La Sapienza, è stato disposto dalla procura di Roma, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di sequestro di persona a scopo di terrorismo, aggravato dalla morte dell'ostaggio.

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