A Sigonella, l'alba di una nuova odissea

La base militare Nato più attrezzata del Mediterraneo. Da qui i voli dei jet militari per la Libia aumentano ogni giorno, attorno la campagna siciliana resta indisturbata. Il ricordo al 9 ottobre 1985 quando atterrò il boeing egiziano con i sequestratori dell'Achille Lauro. Ieri, come oggi, l'Etna sovrasta il paesaggio. GUARDA LE IMMAGINI

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Un Atlantic italiano plana tra l'azzurro e i fumi dell'Etna

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I primi aerei militari partono per la Libia, l'ingresso della base di Sigonella è invasa dai giornalisti (ansa)

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Le punte innevate dell'Etna sopra la pista di atterraggio dove un C-5 Galaxy si prepara al decollo

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Una rete metallica divide la pista d'atterraggio dalla valle di agrumeti (foto ap)

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Due M-22 guidati dal comandante Carter Ham della Us Africa Command

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Un carabiniere italiano nella base, dietro un aereo senza pilota

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L'Achille Lauro, la nave dove venne ucciso Leo Klinghofer, i sequestratori il 9 ottobre 1985 atterrarono nella base di Sigonella

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I sei F-16 danesi, i primi jet militari a partire per la guerra in Libia

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Sorveglianza e spionaggio: dal 2003 Sigonella è la base più attrazzata, a causa della radazioni i contadini temono per le loro arance (foto ap)

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Soldati americani prima di partire per la Libia, 14 minuti e saranno arrivati (ansa)

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Attorno alla base, le mucche residenti a Sigonella infastidite dai camereman (foto ap)

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F-16 al ritorno dalla Libia: a Sigonella, una nuova odissea