Mediatrade, i pm: "Berlusconi deve essere processato"

Cronaca
04-04-2011, la seconda udienza del processo Mediatrade. Berlusconi assente in aula
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Chiesto il rinvio a giudizio anche per il figlio Pier Silvio e per Confalonieri. Secondo i magistrati il premier "sarebbe stato socio occulto del produttore americano di origine egiziana, Frank Farouk Agrama, anche quando era presidente del Consiglio"

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Silvio Berlusconi deve essere  processato. Al temine della loro lunga discussione i pm Fabio De  Pasquale e Sergio Spadaro hanno ribadito la loro richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 12 indagati, a vario titolo, per frode  fiscale, appropriazione indebita e riciclaggio nell'ambito dell'ultimo dei capitoli sui diritti tv, quello denominato Mediatrade.
In questo procedimento il presidente del Consiglio è accusato sia di frode fiscale che di appropriazione indebita mentre il figlio maggiore Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri rispondono di frode fiscale.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, dalla fine degli anni '80 sarebbe stato utilizzato un sistema di frode per gonfiare i prezzi dei diritti televisivi e il denaro transitava poi su società di comodo riconducibili ad Agrama. "Silvio Berlusconi sarebbe stato socio occulto del produttore americano di origine egiziana, Frank Farouk Agrama, anche quando svolgeva le funzioni di presidente del Consiglio" ha dichiarato il pm Fabio De Pasquale, che ha aggiunto: "La frode fiscale è durata fino al 2005. Per quanto possa saperne io, può essere che stia durando ancora". Secondo le fonti legali, il pubblico ministero ha anche lamentato di aver incontrato ostacoli come la legge ex Cirielli che ha impedito l'accorpamento del processo Mediaset (in corso presso il Tribunale) al procedimento Mediatrade, ora in udienza preliminare, e come il fatto di non aver ricevuto ancora le risposte dalle rogatorie internazionali avviate a Hong Kong, in Irlanda e negli Stati Uniti.

Il 29 marzo, il premier Berlusconi aveva definito le accuse della procura "false e ridicole", accusando i magistrati di aver speso circa 20 milioni di euro in "consulenze, rogatorie e atti processuali... tolti naturalmente dalle tasche dei contribuenti". Il caso Mediatrade, ultimo "stralcio" del procedimento principale sulla compravendita dei diritti tv Mediaset, era stato sospeso nel giugno scorso in attesa del pronunciamento della Consulta sul legittimo impedimento. La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato la legge e il processo è così ripreso.
Dopo l'udienza del 28 marzo alla quale era presente Silvio Berlusconi, oggi 4 aprile 2011 il premier era assente perché impegnato in Tunisia.
Nonostante l'assenza del presidente del Consiglio anche in questa occasione, fuori dal tribunale sono venuti i sostenitori/fan di Silvio Berlusconi per supportarlo (guarda il video in alto).

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