
Un test in tre parti da completare in un'ora: gli stranieri che vogliono richiedere un permesso di soggiorno di lunga durata devono superare questo esame

Il primo test è stato effettuato in febbraio. La seconda tranche, invece, si è svolta il 1 marzo: gli stranieri sono stati convocati nei Centri Territoriali Permanenti più vicini alla loro residenza divisi per gruppi di 40 persone

A Milano ci sono otto Ctp. In quello del Circolo Russo-Pimentel, in via Russo, si sono presentante per l'esame 26 persone

All'entrata gli insegnanti, che hanno redatto il test poco prima, controllano i documenti degli stranieri

La convocazione, raccontano gli immigrati, è arrivata tramite raccomandata pochi giorni prima dell'esame. Difficile prepararsi con così poco tempo a disposizione

Alla precedente sessione al Ctp di via Russo si sono presentate 23 persone: tutte promosse tranne una che, come racconta il personale scolastico, "non sapeva nemmeno scrivere il proprio nome e cognome"

Lourdes, 40 anni, viene dalle Filippine e lavora da 20 anni in Italia. Più che preoccupata, è arrabbiata: "La signora per la quale lavoro come domestica se l'è presa perché le ho chiesto un permesso di qualche ora con così poco anticipo"

Tatiana, moldava di 55 anni, lavora come badante in Italia da cinque. "Per prepararmi all'esame ho studiato bene la grammatica - dice - la signora che assisto non mi lascia vedere molto la tv per cui ho preferito esercitarmi sui libri"

"In grammatica non sono tanto bravo, perché ho imparato l'italiano ascoltandolo e non studiandolo", racconta Arturo, filippino di 52 anni, da oltre 20 in Italia. Fa il badante per un ragazzo disabile ma "con lui parlo sempre in inglese"

Mohamed, 41 anni, si è fatto accompagnare dal fratello Adel, 30 anni. Vengono dall'Egitto dove Mohamed era avvocato: "Non sono teso per questo esame, cosa vuoi che sia paragonato a quelli di Giurisprudenza"

Abdelhadi, marocchino di 49 anni, è in Italia da 20 anni: "Vent'anni in cui ho lavorato e pagato le tasse. Secondo me è quello il vero esame, l'onestà di una persona. Non un test di italiano come questo"

"Per me un esame significa avere un testo da studiare. All'Università, in Senegal, studiavo lingue. Ora non mi sono preparato: non sapevo nemmeno come", spiega Mamadou, senegalese di 44 anni da 12 a Milano