
I giornali raffrontano le dichiarazioni rilasciate in tv dalle protagoniste dell’inchiesta, in cui il premier è indagato per concussione e prostituzione minorile, con gli atti. E spuntano nuove intercettazioni e i costi del bunga bunga
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Intercettazioni, nuove versioni dei fatti dalle protagoniste, la difesa mediatica del premier, i costi dei festini, ma anche i parenti “ambiziosi” delle ragazze. Il caso Ruby continua ad occupare le prime pagine dei giornali che dedicano per la maggior parte la loro apertura al nuovo attacco del premier Silvio Berlusconi ai giudici, che in un videomessaggio ha parlato di “costituzione violata” e ha detto che “i pm di Milano vanno puniti”, ma anche alle interviste alle donne coinvolte nell’inchiesta che vede il premier indagato per concussione e prostituzione minorile. Ed ecco Sabina Began, che a SkyTG24 afferma di essere lei il “bunga bunga” e Ruby che nega tutto negli studi di Kalispera. Apparizioni che il Riformista definisce “depistaggio”.
“Tutte le bugie di Karima e le altre” è il titolo di un articolo di Repubblica a firma di Piero Colaprico. “Le papi girl si sono affannate a ripulire l’immagine devastata di Silvio Berlusconi in una specie di talent-show. Ma, come accadeva in una famosa pubblicità, hanno commesso un errore: non hanno manco letto le 389 pagine dell’invito a comparire”. Il pezzo prosegue con il confronto tra le dichiarazioni rilasciate da Ruby ad Alfonso Signorini e quanto riportato invece dalle intercettazioni al vaglio degli inquirenti. “Carte che smentiscono Karima sul sesso col premier e la minore età” scrive Repubblica. Stessa analisi sul Messaggero che titola: “Karima 1 e Karima 2, verità e contraddizioni”.
Su Repubblica e sul Messaggero c’è anche una ricostruzione dei costi dei presunti festini ad Arcore. “Il conto salato del bunga bunga oltre i 2,5 milioni nel 2010 tra ragazze, case e reclutatori” titola Repubblica. “Grazie alle intercettazioni emerge come ogni serata alla corte di Arcore sia costata dai 50 ai 70 mila euro”. Anche il Messaggero parla di 70 mila euro per una serata. Il Corriere della Sera intervista Giuseppe Spinelli, colui che secondo l’accusa si sarebbe occupato di dare i soldi alle ragazze (si parla di buste di 2 mila euro ciascuna). “Pagavo ma solo se autorizzato” dice. E sottolinea che in tutti i casi si trattava di pagamenti per aiutare persone in difficoltà. Ragazze madre o studentesse. “Succedeva che un giorno si aiutava un’organizzazione di bambini malati di leucemia, un altro magari una studentessa per pagare l’università o l’affitto”. E su Ruby: “Era molto insistente. Io rispondevo picche”.
Dalle telefonate pubblicate dal Corriere della Sera, che scrive che la voce del premier sarebbe stata intercettata 5 volte, emergerebbe poi che per le feste sarebbe stata utilizzata anche Villa Campari, sul Lago Maggiore.
Libero, che apre con un’intervista a Vittorio Feltri dal titolo “L’Italia perdonerà Silvio”, continua con la pubblicazione integrale delle intercettazioni. C’è la ricostruzione della notte tra il 27 e il 28 maggio, quando Ruby fu arrestata per furto e affidata alla Minetti dopo la telefonata del premier in Questura. Ci sono le telefonata di Emilio Fede che invita a cena dal premier alcune ragazze e gli sms tra le protagoniste delle feste.
Repubblica, La Stampa e il Corriere della Sera riflettono sulle famiglie che al telefono spronavano le ragazze a partecipare ai festini. “Svegliati figlia mia. Il triste esercito delle aspiranti suocere” titola la Stampa. “In principio fu Noemi: spero che Berlusconi faccia per lei quello che non ha potuto fare per me” scrive il Corriere della Sera che para di “parenti ambiziosi delle ragazze di Arcore, papà che spingono a farsi avanti, mamme e fratelli spavaldi”.
Infine continua la caccia alla presunta fidanzata stabile di cui il premier ha parlato nel video messaggio di domenica scorsa. In “ascesa” sembrerebbe esserci la bulgara Darina Pavlova. E nella rosa delle possibili compagne anche la figlia del colonnello Gheddafi, secondo quanto scrive la Stampa.
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“Tutte le bugie di Karima e le altre” è il titolo di un articolo di Repubblica a firma di Piero Colaprico. “Le papi girl si sono affannate a ripulire l’immagine devastata di Silvio Berlusconi in una specie di talent-show. Ma, come accadeva in una famosa pubblicità, hanno commesso un errore: non hanno manco letto le 389 pagine dell’invito a comparire”. Il pezzo prosegue con il confronto tra le dichiarazioni rilasciate da Ruby ad Alfonso Signorini e quanto riportato invece dalle intercettazioni al vaglio degli inquirenti. “Carte che smentiscono Karima sul sesso col premier e la minore età” scrive Repubblica. Stessa analisi sul Messaggero che titola: “Karima 1 e Karima 2, verità e contraddizioni”.
Su Repubblica e sul Messaggero c’è anche una ricostruzione dei costi dei presunti festini ad Arcore. “Il conto salato del bunga bunga oltre i 2,5 milioni nel 2010 tra ragazze, case e reclutatori” titola Repubblica. “Grazie alle intercettazioni emerge come ogni serata alla corte di Arcore sia costata dai 50 ai 70 mila euro”. Anche il Messaggero parla di 70 mila euro per una serata. Il Corriere della Sera intervista Giuseppe Spinelli, colui che secondo l’accusa si sarebbe occupato di dare i soldi alle ragazze (si parla di buste di 2 mila euro ciascuna). “Pagavo ma solo se autorizzato” dice. E sottolinea che in tutti i casi si trattava di pagamenti per aiutare persone in difficoltà. Ragazze madre o studentesse. “Succedeva che un giorno si aiutava un’organizzazione di bambini malati di leucemia, un altro magari una studentessa per pagare l’università o l’affitto”. E su Ruby: “Era molto insistente. Io rispondevo picche”.
Dalle telefonate pubblicate dal Corriere della Sera, che scrive che la voce del premier sarebbe stata intercettata 5 volte, emergerebbe poi che per le feste sarebbe stata utilizzata anche Villa Campari, sul Lago Maggiore.
Libero, che apre con un’intervista a Vittorio Feltri dal titolo “L’Italia perdonerà Silvio”, continua con la pubblicazione integrale delle intercettazioni. C’è la ricostruzione della notte tra il 27 e il 28 maggio, quando Ruby fu arrestata per furto e affidata alla Minetti dopo la telefonata del premier in Questura. Ci sono le telefonata di Emilio Fede che invita a cena dal premier alcune ragazze e gli sms tra le protagoniste delle feste.
Repubblica, La Stampa e il Corriere della Sera riflettono sulle famiglie che al telefono spronavano le ragazze a partecipare ai festini. “Svegliati figlia mia. Il triste esercito delle aspiranti suocere” titola la Stampa. “In principio fu Noemi: spero che Berlusconi faccia per lei quello che non ha potuto fare per me” scrive il Corriere della Sera che para di “parenti ambiziosi delle ragazze di Arcore, papà che spingono a farsi avanti, mamme e fratelli spavaldi”.
Infine continua la caccia alla presunta fidanzata stabile di cui il premier ha parlato nel video messaggio di domenica scorsa. In “ascesa” sembrerebbe esserci la bulgara Darina Pavlova. E nella rosa delle possibili compagne anche la figlia del colonnello Gheddafi, secondo quanto scrive la Stampa.