Strage di Bologna, Napolitano: "Indagare su complicità"

Cronaca
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Bolognesi, presidente dell'associazione dei parenti delle vittime: un grumo cancerogeno per condizionare la democrazia. Governo assente alla commemorazione delle 85 persone uccise dalla bomba in stazione il 2 agosto 1980. Bersani (Pd): ingiustificabile


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In fondo al pezzo i video della commemorazione della strage di Bologna del 2 agosto 1980


Trent'anni fa la strage -
Un silenzio totale ha fatto da sottofondo alla lettura dei nomi delle 85 vittime della strage di Bologna fatta da Rossella Zuffa e Camilla Andreini, due ragazze nate nel 1980. 
La città si è fermata e ha commemorato con diverse cerimonie le vittime della strage di matrice neofascista che ha visto condannati, quali esecutori materiali, i Nar Giusva Fioravanti, Valentina Mambro (che hanno sempre negato le proprie responsabilità nella strage) e Luigi Ciavardini, all'epoca dei fatti 17enne.

Quest'anno ricorre il trentennale della pagina più buia della storia italiana. Un trentennale contrassegnato, come i precedenti anniversari, dalle polemiche.
Per la prima volta, infatti, nessun esponente del governo ha preso parte alle celebrazioni; si è interrotta così una consuetudine cha va da Giovanni Spadolini nell'81 e arriva a Sandro Bondi nel 2009. A rappresentare l'esecutivo c'è il prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia.

Napolitano: colmare le lacune - "La trasmissione della memoria di quel tragico fatto e di tutti quelli che in quegli anni hanno insanguinato l'Italia non costituisce solo un doveroso omaggio alle vittime di allora, ma impegna anche i magistrati e tutte le istituzioni a contribuire con ogni ulteriore possibile sforzo a colmare persistenti lacune e ambiguità sulle trame e le complicità sottese a quel terribile episodio". E' quanto ha scritto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio all'associazione dei famigliari delle vittime della strage di Bologna. 

Bolognesi: un grumo cancerogeno - Il presidente dell'Associazione familiari delle vittime ha espresso il suo disappunto per la scelta fatta dal governo: "Ha perso un'occasione" ha infatti dichiarato.
Ma nel suo discorso, letto dal palco nel piazzale della stazione di Bologna durante la ommemorazione del trentennale, ha parlato delle ambiguità che ancora avvolgono i fatti.
"In questo paese esiste un grumo cancerogeno che ha attraversato 30 anni di storia italiana facendo stragi, uccidendo magistrati e politici scomodi, autotutelandosi presso le istituzioni e utilizzando anche una strana connivenza con certa stampa, secondo un perfetto disegno piduista".
Bolognesi ha poi voluto ricordare "i tanti depistaggi e le coperture che sono state messe in atto per far perdere tempo ai giudici e per annullare i risultati processuali faticosamente  raggiunti".

Le polemiche - Anche quest'anno la commemorazione della strage è fonte di polemiche.
L'opposizione, infatti, ha criticato la decisione del Governo di non mandare un proprio esponente al trentennale della strage alla stazione. "Non è giustificabile. Credo che abbiano fatto molto male. E' una cosa triste". Così ha commentato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
Per Cicchitto del Pdl invece "questa drammatica ricorrenza, invece d'essere un momento di riflessione, diventa l'occasione per attacchi sconsiderati al governo".

E polemiche hanno suscitato anche le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi: "Ogni anno a Bologna si è riproposto il triste spettacolo di una piazza che, invece di ricordo e dolore, ha espresso odio e livore per coloro che ritiene avversari politici".

Sentenze e nuova indagine - Da un lato ci sono le sentenze definitive in base alle quali non ci sarebbero dubbi sul fatto che si sia trattato di una strage attuata da elementi dell'estremismo di destra. Dall'altro c'è un'inchiesta della Procura di Bologna che, in base alle risultanze della Commissione Mitrokhin, considera spiegazioni alternative a quelle ratificate dalle sentenze irrevocabili. Un'inchiesta, contro ignoti, a cui mancano ancora per la chiusura alcuni tasselli. Un'inchiesta che pare, al momento, comunque destinata a non cambiare le verità giudiziarie sino ad oggi raggiunte.
E' questo il quadro giudiziario a 30 anni dalla strage alla stazione di Bologna.

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