Viminale: "Spatuzza ha ammesso di fare dichiarazioni a rate"

Cronaca
La deposizione di Gasparre Spatuzza - Foto LaPresse
Maxiprocesso al pentito di mafia Gaspare Spatuzza

Il pentito voleva aspettare che venisse riconosciuta la sua attendibilità prima di svelare tutte le informazioni delle quali era in possesso. Le opposizioni criticano la decisione del Viminale. Il pentito: "La Mafia sta brindando"

Gaspare Spatuzza ha ammesso di fare "dichiarazioni a rate". Lo rileva la Commissione del Viminale sui pentiti nelle dieci pagine di motivazioni con cui ha rifiutato di ammettere il boss al programma di protezione. E' stato Spatuzza, scrive la Commissione nel documento di cui l'ANSA è in possesso "ad ammettere di avere deliberatamente mantenuto il silenzio su alcune circostanze, per timore delle conseguenze e in attesa di fare ingresso nel programma di protezione". "Non ho riferito subito di queste cose riguardanti Berlusconi - egli ha detto il 6 ottobre 2009 alla D.D.A. di Palermo - perché‚ intendevo prima di tutto che venisse riconosciuta la mia attendibilità su altri argomenti e poi riferirne, sia per ovvie ragioni inerenti la mia sicurezza, sia per non essere sospettato di speculazioni su questo nome nella fase iniziale, già molto delicata, della mia collaborazione".

Veltroni: “Sconcertante” - "La decisione di negare a Spatuzza il programma di protezione, per di piu', come sembra, con il voto contrario dei magistrati che fanno parte della Commissione centrale per la definizione ed applicazione delle speciali misure di protezione del Viminale, e' sconcertante e sembra essere dettata da ragioni politiche". Lo dichiara Walter Veltroni. "Questa decisione puo' pesare negativamente sulle delicate indagini in corso per le stragi del 1992-93. Chiedo al presidente della Commissione antimafia, Giuseppe Pisanu, di convocare subito in commissione i rappresentanti del governo per fornire adeguate spiegazioni”.





La Russa: "Capisco il senso della decisione"
- Comprende la decisione del Viminale il ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl, Ignazio La Russa: a suo avviso Spatuzza "non ha i requisiti per avere la protezione". "Non posso dare torto alla commissione", aggiunge.

Udc: "Governo spieghi in aula" . L'Udc metterà in campo tutti gli strumenti per capire come si è arrivati alla decisione di negare la protezione a Spatuzza. Lo ha detto nell'Aula di Montecitorio il vicesegretario nazionale del partito, Mario Tassone, che ha annunciato la presentazione di un'interpellanza parlamentare sull'argomento. "Secondo molte fonti di investigazione - sottolinea - il pentito Spatuzza è un collaboratore di giustizia attendibile, che ha fornito elementi e indicazioni utili su una pagina delicatissima della storia dell'Italia come quella delle stragi del '92 e del '93 e della presunta trattativa tra pezzi di Stato e mafia. Non vorrei che la decisione del Viminale di negargli la protezione preluda a un atteggiamento di distacco o a un tentativo di porre in oblio una vicenda circondata da molte nebbie".

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