Sipario Tv, la good news dal mondo delle news

Cronaca
sipario

Nasce a Firenze la prima web tv fondata e gestita da ragazzi disabili intellettivi e sensoriali. Tra interviste "senza filtri" e tg inaspettati, un'idea originale sulla via dell'integrazione


Di Cristina Bassi


Signor Cesare Prandelli, quanti arbitri metterebbe in campo?”. “Monsignor Betori, lei che lavoro fa?”. Quale giornalista farebbe domande così semplici e dirette all’allenatore della Fiorentina (e futuro ct della Nazionale) o all’arcivescovo di Firenze? Nessuno di quelli su piazza. Ci hanno pensato i redattori di Sipario Tv, la prima web tv fondata e gestita da ragazzi disabili intellettivi e sensoriali. Le interviste inaspettate, capaci di tirare fuori la spontaneità di personaggi pubblici e persone comuni, sono toccate anche al presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, a banchieri e presidenti di quartiere. Oltre al “canale” delle interviste nella home page si può scegliere tra meteo, ricette, notizie di sport, musica e teatro. Anche gli spot sono realizzati dalla redazione. Non può mancare il tg, scritto, condotto e girato da Lorenzo, Francesco, Mattia, Laura, per citare solo alcuni dei 12 soci-dipendenti di Sipario Tv. Guarda un'edizione del tg di Sipario.

L’idea della web tv è della cooperativa sociale Sipario onlus, fondata a Firenze nel 2007 da alcuni ragazzi disabili e dai loro genitori. Il primo progetto è un ristorante, “I ragazzi di Sipario, dove niente è scontato”. È da qui che è cominciato l’inserimento lavorativo come cuochi e camerieri dei giovani portatori di handicap intellettivo, sensoriale o ritardo mentale. Ma la televisione online è la vera novità. Un “nuovo ramo d’azienda”, lo chiamano quelli di Sipario. “Si tratta di un vero cambiamento sociale attraverso la comunicazione televisiva – si legge nel manifesto di Sipario Tv –, di un reale impegno contro la discriminazione, per valorizzare il capitale umano delle persone disabili come risorsa per la società e non più come carico. E per abbandonare la sterile via dell’assistenzialismo e dell’obbligo legislativo per la loro integrazione”.

Sipario Tv è un passo avanti. “È la prima web tv fatta da ragazzi disabili intellettivi e sensoriali in Europa – sottolinea Marco Martelli Carvelli, presidente della cooperativa –. Le ragazze e i ragazzi, tra i 19 e i 28 anni, sono soci e titolari della cooperativa che gestisce la televisione. Sono loro a fare da cameraman, giornalisti, conduttori, produttori. E le persone normodotate, cioè gli educatori e gli operatori di Aida, una società che si occupa di riprese video, danno una mano: non viceversa”. Da sei mesi la redazione fa le prove e impara il mestiere, da due sono cominciate le trasmissioni. “I nostri redattori si divertono – continua Martelli –, ma prendono anche il lavoro molto sul serio. In questo momento stanno preparando, in collaborazione con i dipendenti di alcune aziende della città, un’inchiesta da fare per strada e nelle scuole sui problemi dei giovani come il bullismo e la disoccupazione”. Intanto si pensa alla raccolta della pubblicità, Sipario infatti si autofinanzia e riceve fondi da alcuni sponsor privati.

“Molti credono che i disabili intellettivi e sensoriali non abbiano capacità lavorative, questo li mette a rischio emarginazione – spiega il presidente dell’associazione –. In realtà hanno solamente tempi diversi dai nostri. Lo dimostra il fatto che gli stessi ragazzi che qualche mese fa faticavano a parlare e avevano paura del microfono ora sono entusiasti di stare davanti, o dietro, la telecamera”. Parlare con la gente, confrontarsi, raccontare il proprio punto di vista: la redazione non vede l’ora di alzare ogni giorno il “sipario” ed entrare in contatto con il mondo. “Le persone che si fanno intervistare dai redattori di Sipario Tv – conclude Martelli – dimenticano in pochi secondi ‘il problema’ disabilità e si lasciano conquistare dal loro modo di esprimersi senza filtri”. È già partito l’invito per la prossima intervista, al presidente Napolitano.


Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]